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«Sigilli ai termocombustori Preoccupa il silenzio del Gaia»

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Loafferma il sindaco di Colleferro, Mario Cacciotti, dopo aver incontrato ieri prima i capigruppo in consiglio comunale e poi i sindaci soci fondatori del Consorzio: Artena, Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico, Segni e Fiuggi. «La cosa che mi preoccupa - rincara Cacciotti - è il silenzio dietro il quale si sono trincerati i vertici di Gaia. Da giorni attendiamo una dichiarazione ufficiale dei dirigenti del Consorzio e che sollecito perciò ad intervenire. La città ha bisogno di chiarezza». Una chiarezza che pare non arrivare, tanto che i sindaci hanno chiesto un incontro a Lolli quanto prima. Lo stesso commissario aveva invece incontrato i capigruppo in Comune a Colleferro, confermando la propria tesi difensiva: «Lolli ci ha detto che tutte le procedure sono state rispettate» afferma Emanuele Girolami (IdV). Dai capigruppo di opposizione è partito perciò l'invito al sindaco a bloccare l'attività di termovalorizzazione: «poiché non è dato sapere se il sistema di rilevamento dei fumi funzioni e sia tarato regolarmente, come ha confermato a Il Tempo il commissario di Arpa Lazio, Corrado Carruba - prosegue Girolami - abbiamo chiesto al sindaco un provvedimento cautelare di sospensione dell'attività in attesa che si rilevi o ripristini il corretto funzionamento del sick». Una proposta che Cacciotti pare abbia sottoposto ad uno studio legale. Ma il blocco degli impianti sembra giungere prima da cause esterne, visto che per le difficoltà di reperimento sul mercato di cdr per i due termovalorizzatori, uno è stato spento, come avrebbe confermato lo stesso Lolli. E che non si tratti più di "munnezza" lo conferma anche il fatto che i camion che lo trasportano non puzzano più. Intanto i lavoratori Gaia denunciano l'assenza totale dei sindacati nell'ultima settimana: «non una parola di solidarietà nei nostri confronti - affermano all'unisono - ci aspettavamo di trovarli al nostro fianco nel chiedere spiegazioni di molti comportamenti ad un'azienda sempre più nella bufera. Invece, solo stampa e tv ci cercano per raccogliere le nostre storie». Storie che verranno proposte domani mattina alle 7.40 a "Sabato e Domenica" su Rai1.

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