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Dai giovani delle scuole il «no» all'ecomafia

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L'iniziativadella Regione ha coinvolto, in diverse occasioni di incontro, 54 relatori e 2.200 studenti da 30 scuole. Spettacoli teatrali, cortometraggi e concerti, ma anche racconti e testimonianze scomode sulle storie oscure del nostro paese. Per dire no, tutti insieme, alle mafie. «Un no all'ecomafia, quello della manifestazione, che è stato anche profetico - sottolinea la Regione in una nota - visto che nello stesso giorno dell'inaugurazione sono stati aperti procedimenti dalla magistratura in relazione allo smaltimento dei rifiuti tossici negli impianti di termovalorizzazione di Colleferro». Un attacco, ha spiegato il presidente della Regione, Piero Marrazzo, che andava fermato: «Quelli che bruciano rifiuti pericolosi in un termovalorizzatore sono dei terroristi ambientali, dobbiamo essere ancora più duri senza se e senza ma». Ma la settimana per la legalità è stata anche l'occasione per raccontare ai giovani le storie di chi ce l'ha fatta a sconfiggere la mafia e a ripristinare la legalità. Come la Calcestruzzi Ericina Libera di Trapani, di proprietà di mafiosi fino agli anni '90, poi confiscata dallo Stato e oggi, dopo tante battaglie dei dipendenti, un'azienda che produce calcestruzzo ecocompatibile.

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