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Colleferro, rilevazioni truccate

I rifiuti all'interno delle due discariche sequestrate

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La protesta che non ti aspetti scatta improvvisa al suono dell'ultima campanella del pomeriggio: gli alunni di una quarta elementare sciamano veloci e attaccano alle cancellate della scuola cartelloni colorati e dai contenuti forti. La scuola è la «GPD», proprio dietro il Comune, dove il sindaco di Colleferro Mario Cacciotti sta ricevendo il commissario straordinario di Arpa Lazio, Corrado Carruba: «Il sistema di rilevamento dei fumi Sick era manipolato, abbiamo rilevato problemi di taratura, manca il punto zero: una significativa anomalia», afferma Carruba, «abbiamo seri dubbi su quello che sia uscito in passato da quei camini». «È grave quanto successo in un'azienda pubblica con un commissario governativo», nota Lorenzo Parlati, presidente Legambiente Lazio. «Saremo presenti in caso di rinvio a giudizio», afferma Vanessa Ranieri presidente di Wwf Lazio. «Anche il Comune di Segni si costituirà parte civile», dice l'assessore all'Ambiente Ruggero Vittori. Intanto il sindaco di Colleferro ha chiesto al presidente della Regione Marrazzo di «aprire un tavolo tecnico istituzionale permanente su Colleferro», mentre l'assessore all'Ambiente, Filippo Zaratti (Verdi), pensa «alla creazione di una agenzia regionale per controlli sui termocombustori, sulla composizione del cdr che vi si immette, sulla qualità delle emissioni e scongiurare la manomissione dei sistemi di accertamento e allarme come sembra sia accaduto a Colleferro». «Spero che la proposta di Zaratti sia solo una provocazione, se così non fosse saremmo di fronte al tentativo della sinistra di creare l'ennesimo carrozzone per distribuire poltrone e prebende ai soliti amici», afferma Alfredo Pallone (FI), «c'è già una agenzia regionale a cui è demandato il controllo sulla qualità del Cdr». Di inutile carrozzone parlano anche il vicepresidente della commissione urbanistica regionale, Fabio Desideri, e il capogruppo Udc, Aldo Forte. Per Donato Robilotta (SR-PdL) «a Colleferro non si capisce bene come siano andate le cose: se è colpevole l'Arpa, che non ha trasmesso per tempo i risultati delle indagini ambientali oppure la Regione che ha sottovalutato i dati dell'agenzia regionale». La presidente della commissione sicurezza della Regione, Luisa Laurelli (Pd), propone «la convocazione congiunta della commissione Sicurezza, lotta alla criminalità e della commissione Ambiente, sul sequestro dei termovalorizzatori di Colleferro e per verificare eventuali connessioni con interessi della criminalità organizzata e il grado di inquinamento dell'ambiente, determinato dai rifiuti tossici e nocivi trattati illegalmente nell'impianto». L'ultima notizia della giornata è la più bella: il capoturno Piero Basso è stato reintegrato nelle sue funzioni con una lettera firmata ieri dal direttore del personale Daniele Adamo e riprenderà il regolare lavoro presso gli impianti.

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