Unione cronisti: «Riesame dà ragione alla stampa»
Leprove scientifiche e il Tribunale del Riesame - affermano Unione e sindacato - hanno dato torto agli inquirenti sulle responsabilità dei due ancora rinchiusi in prigione, mentre hanno dato ragione nei fatti alle scrupolose cronache della maggioranza dei mass-media sui dubbi e le contraddizioni delle indagini, mettendo a nudo gli alibi di comodo sulla gogna mediatica sostenuta da diverse parti». «Le organizzazioni della categoria dei giornalisti non si sono mai tirate indietro nel denunciare l'infiltrazione delle mele marce tra i giornalisti, diversamente da altri che non ammettono mai di sbagliare anche a costo di brutte figure, finendo con il complicare l'esito delle inchieste e il corso della giustizia. Con il rischio - sottolineano Unione e sindacato - che può diventare sempre più difficile smascherare i casi falsi e distinguerli da quelli veri, contribuendo a suscitare un'artificiosa emotività sociale». E ancora: «Oggi cresce comprensibilmente la preoccupazione che i reati commessi dagli extracomunitari possano provocare un'ondata di razzismo e di xenofobia, ma non suscita altrettanta consapevolezza che a forza di dare genericamente addosso alla stampa proprio nell'era della comunicazione cavalcata alla grande dal sistema dei poteri, si porta acqua al mulino di quanti sollecitano un giro di vite sull'informazione e promuovono leggi liberticide e censorie».