Rinasce il mercato Trionfale
Una pioggia di coriandoli e le note a festa della banda musicale hanno accompagnato il taglio del nastro del nuovo mercato Trionfale. L'inaugurazione di ieri, alla presenza del sindaco Alemanno e del ministro Scajola (che potevano contare sulla bella presenza di Manuela Arcuri), in realtà avviene dopo un mese dalla vera apertura in sordina dello scorso 6 febbraio. Ma per la cerimonia ufficiale si è dovuto aspettare fino a ieri per consentire la rimozione dei banchi in via Doria e il completamento dei lavori ai marciapiedi. Centinaia di persone assiepate in strada e sulle gradinate dell'ingresso principale hanno voluto assistere coi propri occhi alla festa organizzata dal Comune per tirare finalmente un sospiro di sollievo dopo un'attesa durata più di cinque anni. In realtà non tutti i 274 banchi nella nuova megastruttura sono aperti. Una trentina hanno ancora le saracinesche chiuse. Il sindaco, che ha tagliato il nastro assieme al ministro dello Sviluppo economico, ha rincuorato i cittadini: «Oggi possiamo essere orgogliosi perché abbiamo un mercato a livello europeo e l'intero quartiere rinascerà attorno a questa struttura». È proprio su questo tasto che insiste il Campidoglio: la rinascita. «Abbiamo tolto i banchi dalla strada e messo in sicurezza l'intera area - ha detto l'assessore capitolino al Commercio Davide Bordoni - con benefici per il traffico, i residenti e le condizioni igienico-sanitarie». Bordoni ha fatto sapere anche che presto saranno ristrutturati altri 18 mercati. I prossimi a trasferirsi saranno quello di Testaccio (a fine anno) e quello di piazza Gimma (inizio 2010). E Scajola, che si è concesso una passeggiata tra i banchi, ha sottolineato l'importanza per la città di una struttura di queste proporzioni (si estende su un'area di 8.882 metri quadrati con parcheggio sotterraneo a pagamento): «Qui i cittadini - ha detto il ministro - potranno avere prodotti di qualità a prezzi inferiori grazie alla filiera più corta». Ma mentre il sindaco tagliava il nastro sono arrivate le critiche del segretario regionale del Pd Roberto Morassut: «Questa opera è stata realizzata da Veltroni ed è sempre stata contestata da Alemanno quando era all'opposizione». Infine un aspetto fondamentale è stato ricordato proprio dal sindaco: «Le attività commerciali saranno integrate con attività educative, culturali e di servizi pubblici». Ed è proprio su questo aspetto che i residenti chiedono di fare presto, come ha ricordato anche il presidente del Municipio XVII Antonella De Giusti. Infatti, secondo i progetti iniziali, il piano rialzato dovrebbe ospitare una biblioteca, un asilo nido, una sede universitaria di Scienze dell'alimentazione e un ufficio postale. In passato si era parlato anche di un distaccamento dei vigili urbani. Al momento, invece, l'intera area è completamente vuota. Chi vive nel quartiere spera che le promesse vengano mantenute e che non si debba aspettare altri cinque anni per poter usufruire di quei servizi necessari a migliaia di famiglie. (Foto Gmt)