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Raddoppio del Grassi

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EnzoBianciardi OSTIA Il progetto di raddoppio del «Grassi» verrà presentato in Consiglio regionale entro la fine di giugno. L'ha annunciato, ieri mattina, il vicepresidente della regione Lazio Esterino Montino, in occasione dell'inaugurazione della «Casa del parto naturale», realizzata nella pineta che circonda il nosocomio di Ostia. «Il Grassi – ha detto Montino – è un ospedale sottodimensionato. Il primo progetto di ampliamento risale al 2003 ma non è stato mai finanziato. Stiamo predisponendo il piano finanziario per rendere possibile il potenziamento, i soldi arriveranno in parte dallo stralcio dell'art. 20 (edilizia sanitaria) e con un contributo di sostegno della Regione Lazio, il progetto sarà poi inserito nel bilancio pluriennale». Secondo indiscrezioni si tratta di una cifra ingente per assicurare almeno 450 posti letto (attualmente sono 270). «La spesa prevedibile – ha spiegato Montino – supera i 50 milioni di euro. Per quantificare dovremo però individuare la formula giusta, se far crescere l'ospedale in altezza, sopraelevando la struttura sino al secondo piano, o realizzando altri padiglioni». L'inaugurazione della Casa del parto naturale, struttura unica nel centro-sud, viene a dare qualità al reparto maternità del «Grassi», che l'anno scorso ha registrato 1.702 parti. «Si tratta di una struttura di prim'ordine – ha ricordato il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani – che rappresenta il fiore all'occhiello di questo ospedale, che guarda al futuro per migliorare l'assistenza sanitaria sul litorale». La Casa del parto naturale, realizzata in legno lamellare vuole essere un ambiente il più possibile neutro, in cui la donna possa sentirsi libera di portare avanti la propria esperienza personale di parto. La psicologa Norma Sardella ha sottolineato come nella casa il parto aumenterà il legame di attaccamento tra madre e bambino, importante per la vita e la formazione futura del neonato. Rita Gentile, responsabile delle ostetriche, ha invece ricordato come l'accesso al parto naturale sia spesso richiesto da donne di diverse culture o credi religiosi.

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