Nuove parrocchie in periferia
«Ilmio saluto al pontefice ruoterà attorno a tre parole. La prima parola - ha spiegato Alemanno - è quella della vita, perché Roma sia veramente la città della vita, della vita che nasce, della vita in tutte le sue manifestazioni. Vogliamo che Roma sia la città dell'accoglienza e infine vogliamo che sia la città della speranza, che vuol dire anche rispetto alla libertà religiosa. Vogliamo dare un messaggio di sostegno alla libertà religiosa perché la libertà religiosa è libertà di avere speranza». Accoglienza, speranza, solidarietà. È questo il motore di una visione sociale e politica che si tradurrà presto, tra le altre iniziative messe in campo dal Campidoglio, nella realizzazione di quindici nuove parrocchie nei nuovi quartieri capitolini. «Entro fine mandato, realizzeremo 15 nuove parrocchie - ha così annunciato il sindaco - vogliamo dare un segnale preciso specie nei nuovi quartieri. Le parrocchie sono importanti non solo dal punto di vista religioso, anche da quello sociale. Ci sono quartieri di Roma in cui tutto ruota intorno alle parrocchie. Per questo, lunedì ringrazierò il Papa per quello che la Chiesa fa nei quartieri più difficili della città. Spesso le parrocchie si sostituiscono all'amministrazione pubblica, ma questo non è un fatto che ci dispiace, perché noi crediamo nel principio di sussidiarietà e siamo convinti che debba essere la società civile a dare delle risposte ai problemi». Tutto pronto quindi per il grande evento di lunedì, per ilq aule è previsto un controllo di sicurezza straordinario e tre percorsi alternativi per auto e mezzi di trasporto. «C'è una certa emozione e anche un pò di paura - ammette Alemanno - perché sono undici anni che il Santo Padre non viene in Campidoglio e quindi, è un evento vero, non si tratta di una visita normale. Stiamo cercando di mettere al meglio tutta la struttura per far sì che sia veramente un profondo evento cittadino». Sus. Nov.