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«Gratta e vinci» falsi, taroccata la fortuna

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Un27enne, amministratore della società distributrice dei tagliandi è stato denunciato. Fingendosi clienti, i poliziotti hanno accertato che in alcuni bar, tabaccherie ed edicole di concorsi a premi «Gratta e vinci», consentivano di vincere, oltre a somme di denaro, anche ricariche telefoniche o buoni per acquisti, collegandosi a siti internet ma di fatto ciò non era possibile. Dalle indagini, che prendono le mosse anche dal bliz della Guardia di Finanza qualche settimana fa, è emerso che i concorsi a premi erano privi delle necessarie autorizzazioni amministrative e che i biglietti a premio non riportavano nessuna simbologie che ne attestassero la legalità. Sui tagliandi, ad esempio, doveva essere stampato il bollino con almeno uno dei quattro loghi previsti: vale a dire «Gratta e vinci», «Gioco sicuro», «Consorzio lotterie nazionali» o «Aams».

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