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Casa, vera emergenza per 47 mila famiglie Tavolo Regione-Comune

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Ecosì per molte famiglie nel Lazio, la casa è un bene inaccessibile. È la fotografia scattata da uno studio del Cresme Ricerche, sulla questione abitativa nel Lazio presentato ieri al convegno «Il ruolo della Cooperazione per una politica sociale della casa», organizzato da Confcooperative-Federabitazione Lazio, alla presenza del sindaco Alemanno e dell'assessore alle politiche della casa della Regione, Mario Di Carlo. «Nel Lazio - osserva Carlo Mitra, presidente di Confcooperative Lazio - 47 mila famiglie non sono in grado di acquistare o affittare una casa a costi sostenibili. Si evidenzia che più del 30% di queste è costituito da giovani coppie. Il disagio che ne deriva travalica l'aspetto economico e si ripercuote sulla coesione dell'intero sistema sociale». «La domanda nel settore abitazione non accenna a riprendere quota, al significativo calo dei prezzi (-10% a Frosinone, -6,5% a Viterbo, -5,5% a Roma e -0,5% a Latina) pesa ormai in maniera insostenibile l'inadeguatezza di politiche abitative capaci di rispondere a delle tipologie di consumatori profondamente mutate», sottolinea Luigi Di Fazio, Presidente di Federabitazione Lazio. Per Alemanno, bisogna approfittare della crisi per intervenire sull'emergenza. «Questo è il momento giusto - ha spiegato Alemanno - perché la crisi in atto e il costo del denaro molto basso offrono delle opportunità di cui bisogna approfittare». Alemanno sottolinea poi la necessità «di aprire un tavolo di confronto tra Comune di Roma e Regione Lazio per elaborare un piano casa». Dal canto suo Mario Di Carlo ha ribadito le tre linee di intervento attuate dalla Regione per far fronte all'emergenza: il sostegno all'edilizia agevolata per gli affitti calmierati, le cartolarizzazioni degli immobili degli enti previdenziali e il sostegno a chi non riesce a far fronte ai mutui stipulati.

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