Nasce le banca dati per aiutare i più deboli

«Il primo progetto che partirà è una banca dati delle fragilità - ha spiegato il sindaco Gianni Alemanno, firmatario del protocollo insieme a Mario Falconi, presidente dell'Ordine dei medici - La valutazione dei bisogni sociali e sanitari dei soggetti più fragili avviene in comparti separati, situazione che genera talvolta interventi superati o in parte sovrapponibili. La banca dati permetterà di correggere una distorsione dell'analisi della domanda che viene dal territorio, sarà una mappatura precisa delle difficoltà». Il progetto costerà cinquecentomila euro ripartiti in due anni e i fondi verranno reperiti facendo domanda al ministero del Welfare. «La mappatura - ha aggiunto il primo cittadino - partirà dalle diverse fonti informative esistenti, come le schede di dimissione ospedaliera, e verrà poi integrata da ulteriori informazioni necessarie alla definizione dei bisogni assistenziali degli utenti stessi».