Il Policlinico Casilino oggi evacuato
Per la rimozione e l'esplosione controllata dell'ordigno della II Guerra mondiale ritrovato il 24 febbraio all'interno di un cantiere edile nei pressi del Policlinico Casilino in via Tor Tre Teste il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha disposto le modalità perché l'operazione avvenga nella massima sicurezza per cittadini e degenti dell'ospedale. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno deve attivare dalle 9 di domenica il Centro operativo misto presso la Caserma XI Battaglione Trasporti Flaminio di via Casilina. Il sindaco dovrà poi «disporre lo sgombero degli edifici nel raggio di 350 metri» dal luogo del brillamento dell'ordigno bellico e «individuare le aree in cui far confluire le circa 6000 persone da evacuare. La viabilità su gomma e ferro sarà interrotta per tutto il periodo. Alla Protezione civile regionale e alla Asl RmB è affidato il compito di evacuare il Policlinico Casilino e allestire un posto medico avanzato (Pma) presso la Caserma XI Battaglione trasporti Flaminio per l'eventuale emergenze di pronto soccorso durante la chiusura al traffico dela zona. L'operazione vedrà coinvolti i comandi provinciali della polizia municipale, dei Vigili del fuoco, Carabinieri, la Croce Rossa, il Genio Militare e l'Ares 118, Italgas e Anas. Lo sgombero del Policlinico Casilino, per consentire poi domenica la rimozione e il brillamento dell'ordigno della seconda Guerra mondiale trovato il 24 febbraio, inizierà nella giornata di oggi. Dalle 15 di ieri, inoltre, è sospesa l'attività di pronto soccorso e ricovero in vista delle operazioni di domenica 8 marzo quando l'ospedale, che si trova nella periferia sud est, sarà totalmente sgomberato. La Regione Lazio ha invitato la popolazione a non recarsi nel pronto soccorso dell'ospedale. In caso di urgenza i cittadini potranno rivolgersi al policlinico Umberto I e agli ospedali San Giovanni e Vannini.