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Tassone (Udc) accusa «Prescrizioni oncologiche sbagliate nell'ospedale»

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Ipazienti avrebbero ricevuto e continuerebbero a ricevere cure oncologiche sbagliate. Il deputato dell'Udc Mario Tassone il 12 febbraio ha presentato al ministro del Lavoro e della Salute un'interrogazione urgente «per conoscere le iniziative che si intendono assumere, compresa la promozione dell'azione disciplinare, anche al fine di evitare che i pazienti dell'ospedale San Camillo Forlanini siano sottoposti a cure oncologiche errate». Il parlamentare dell'Udc ha ricordato al Ministro che «negli ospedali italiani con il servizio di Ufa (unità farmaci antitumorali) le prescrizioni mediche di reparto inviate alla farmacia ospedaliera vengono validate immediatamente dai farmacisti clinici prima di essere trasferite per l'esecuzione al personale tecnico di laboratorio e a quello infiermeristico». E ha ricordato anche che «tale procedura, prevista dalla Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera) in quanto società scientifica di riferimento del Ministero, delle Commissioni parlamentari, dell'Istituto superiore di Sanità, delle Regioni e delle Aziende ospedaliere, è stata cambiata solamente alla farmacia ospedaliera del San Camillo Forlanini di Roma dalla direzione della farmacia nel maggio scorso». In questo modo, riporta Tassone, la direzione della farmacia di fatto ha assegnato la prima validazione delle prescrizioni mediche al personale infiermeristico e non al farmacista clinico. Il parlamentare dell'Udc, nella sua interrogazione, ha sottolineato «lo stato di disagio e le preoccupazioni espresse nel documento sottoscritto il 30 aprile dell'anno scorso da tutto il personale infiermeristico della farmacia dell'ospedale romano per la vita dei pazienti a causa degli errori che si commettono nella preparazione dei farmaci». Preoccupazioni che permangono ancora oggi, ricorda il deputato Udc, in quanto «la farmacia è retta da personale non strutturato e senza la provata esperienza specifica indispensabile nel settore di galenica oncologica come raccomandato dalla Sifo». Per questi motivi Tassone chiede al Ministro di disporre immediati e radicali interventi previsti dalla legge.

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