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Belviso: «Riqualificare aree degradate con nuovi campi»

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Siamodisposti ad accogliere i tre quarti delle presenze attuali, ma di un quarto si dovrà far carico la provincia. Noi non ce la possiamo fare». Torna sul piano nomadi allo studio del prefetto Pecoraro l'assessore capitolino alle Politiche sociali Sveva Belviso. E lo fa anticipando una proposta fatta al commissario delegato per l'emergenza: «Abbiamo chiesto di identificare, tra le aree deputate a ospitare i villaggi attrezzati, quelle dove insistono oggi i campi nomadi abusivi, dove cioè oggi regna il degrado. Per dare un segnale – sottolinea – di ripristino dell'ordine e della legalità». Escluso da Belviso lo spazio che ospita il Casilino 900, mentre il prefetto avrebbe già scremato, da 20 a 7, i luoghi adatti ad ospitare i campi attrezzati. Dove, «chi ha gravi problemi con la giustizia non potrà stare», precisa. A sorvegliare sulla sicurezza del villaggio un presidio di vigilanza, composto dalla Polizia Municipale o agenti privati. Un presidio socio – educativo con figure specializzate comunali si occuperà dell'integrazione scolastica e della mediazione culturale mentre un comitato di rappresentanza, eletto ogni anno, gestirà i rapporti con l'amministrazione. Escluso dai campi, secondo il regolamento prefettizio, chi è in possesso di alloggi privati e chi ha ricevuto provvedimenti di allontanamento da altri campi, in città o fuori. Viv. Spi.

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