Rugby Capitolina, strutture a rischio
.x, y, z». Tutto l'alfabeto dell'abusivismo edilizio. Il Comune di Roma, proprietario delle strutture sportive di Due Ponti dove s'allenano gli atleti dell'Unione Rugby Capitolina e della Stella Azzurra, dal Parco di Veio non s'aspettava, probabilmente, un parere che, volendo sintetizzare, suona così: non solo il Comune non può utilizzare le due strutture abusive per le quali ha chiesto l'acquisizione dei nulla osta preventivi, ma, addirittura, dovrebbe provvedere a demolire quelle e tutte le altre perché sono «abusive». L'abusivismo sarebbe legato a una questione di distanza - roba di metri - da un fosso. Il Parco di Veio, pur non essendosi ancora dotato di un Piano d'Assetto - quello strumento urbanistico che consentirebbe di regolamentare anche vecchi abusi e nuovi progetti - se chiamato in causa, continua ad elargire minacciose "sentenze". I tecnici dell'ufficio Sport del Comune, a questa risposta, saranno saltati sulle poltroncine ignifughe. Non si tratta, infatti, di pochi metri cubi. Le strutture abusive catalogate alfabeticamente dal Parco sarebbero 11 delle 13 utilizzate dai rugbisti. Di quelle calpestate dai cestisti della Stella Azzurra, invece, non se ne salverebbe nemmeno una. Alloggi e foresterie per gli atleti, uffici, palestre, bar, ristoranti, tribune e perfino un parcheggio. Il Parco non fa sconti: «Demolire tutto». Paolo Giuntarelli, direttore dell'ufficio Sport del Comune è perplesso: «Queste strutture, tranne le due che volevamo sanare, sono state costruite prima dell'istituzione del Parco di Veio. È pazzesco chiederne l'abbattimento».