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Casa, arriva il mutuo sociale

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La rata non potrà superare il 20 per cento dello stipendio mensile

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La delibera è stata illustrata ieri dal capogruppo de La Destra in Campidoglio, Francesco Storace, dal vicecapogruppo Pdl, Luca Gramazio, il delegato allo Sport, Alessandro Cochi (Pdl), il vicepresidente della commissione Politiche sociali, Ugo Cassone (Pdl) . Non a caso, la proposta di delibera «che andrà in Consiglio comunale per l'approvazione a fine marzo», promette Storace, è stata presentata nella sede di Casapound insieme al coordinatore nel Lazio del movimento e capogruppo de la Destra in XX Municipio, Andrea Antonini. Il «mutuo sociale», prevede l'acquisto della casa a prezzo di costo e non di mercato, senza intermediazione bancaria e quindi senza interessi. La rata del «mutuo sociale» non potrà essere superiore al 20% dello stipendio mensile. La casa potrà essere ereditata dai figli a condizione che non superino la soglia di reddito previsto per l'accesso alle case di edilizia residenziale pubblica. I requisti per prendere il «mutuo sociale» sono infatti due: il basso reddito e la cittadinanza italiana con residenza a Roma. Per realizzare, e gestire, il «mutuo sociale», verrà creato un istituto comunale ad hoc con l'obiettivo di realizzare e vendere alloggi popolari. Le risorse verranno reperite dal bilancio comunale, da convenzioni o sponsorizzazioni del mercato privato o delle grandi aziende pubbliche. Una nuova strategica soluzione insomma al dramma di decine di famiglie disagiate che non possono acquistare casa e spesso neanche permettersi l'affitto. Per questo, il voto a fine mese non dovrebbe riservare sorprese.

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