
Dazi, Meloni promette: "Incontro con Trump? Faremo del nostro meglio, niente pressione"

"Sappiamo che siamo in un momento difficile, vediamo come andrà nelle prossime ore. Faremo del nostro meglio, come sempre. Sicuramente sono consapevole di quello che rappresento e di quello che sto difendendo". Alla cerimonia di consegna dei Premi Leonardo, a Villa Madama, e a meno di 48 ore dall'incontro alla Casa Bianca con Donald Trump, Giorgia Meloni sintetizza così la delicata situazione internazionale che si è venuta a creare con la decisione degli Stati Uniti di introdurre nuovi dazi. Davanti al fiore all'occhiello dell'imprenditoria italiana, Meloni si concede anche un po' di ironia affermando: "Non sento nessuna pressione, come potete immaginare, per i prossimi due giorni". Poi osserva: "Vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo, ma ricordiamoci che abbiamo la forza, la capacità, l'intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo. Abbiamo superato ostacoli ben peggiori e ne supereremo anche di peggiori". "Bisogna ricordare – ha aggiunto – che quando un prodotto italiano viene esportato, la gran parte della ricchezza non la produce in Italia ma dove viene esportato. Anche noi, con questo nostro lavoro legato all'export, produciamo ricchezza anche per gli altri, ed è bene per tutti continuare ad avere a che fare con l'Italia, perché l'Italia è in grado di produrre benessere, eccellenza e ricchezza".

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E dopo aver anche premiato di persona Giovanni Ferrero, presidente esecutivo dell'omonimo gruppo, e aver raccontato del regalo che ha fatto di un barattolo di Nutella a re Carlo III, Meloni è tornata a Palazzo Chigi per fare il punto sulla imminente missione a Washington con i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro della Difesa Guido Crosetto e quello degli Affari europei, Tommaso Foti. La strada è sicuramente in salita (secondo Bloomberg gli Stati Uniti avrebbero respinto la proposta zero dazi dell'Ue), ma Meloni si è mostrata fiduciosa per il futuro insistendo sulla capacità dell'Italia di superare ogni ostacolo.

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La trasferta nella capitale statunitense "non è facile ed è sicuramente ricca di insidie", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma di governo, Giovanbattista Fazzolari, durante la presentazione dell'ultimo libro di Alessandro Sallusti. "Dal dopoguerra a oggi – ha proseguito – il percorso tra Italia e Usa è stato un percorso di alleanza che è diventata molto stretta, e quindi è chiaro che con il nuovo presidente va fatto un incontro bilaterale. Meloni e Trump si sono già incontrati 3-4 volte però questo è il primo vero incontro bilaterale. Gli argomenti saranno molti: abbiamo investimenti reciproci di grande interesse e ovviamente c'è la grande partita dei dazi che per l'Italia è qualcosa di fondamentale. Con gli Stati Uniti – ha ricordato – abbiamo investimenti reciproci di grande interesse".
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