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Dazi, l'allarme di Tremonti: "Fase di incertezza fra fiction e realtà. Perché l'Italia conta"

Antonio Adelai
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«È la realtà che di solito diventa un reality: questa volta è stato un reality che si è fatto realtà, tanto scenografici e straordinari sono stati gli avvenimenti che si sono verificati a Wall Street, come nelle altre Borse, nei giorni scorsi». Così Giulio Tremonti, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Affari esteri e comunitari di Montecitorio, già ministro delle Finanze nel governo Berlusconi I e ministro dell'Economia e delle Finanze nei governi Berlusconi II, III e IV, in merito all’ultima, sorprendente giravolta del presidente statunitense, Donald Trump, che ha annunciato, l’altro ieri, a sorpresa, la sospensione dei dazi per 90 giorni, tranne che con la Cina, e con l’Unione europea che dal canto suo ha deciso di sospendere le contromisure che erano state adottate in risposta alle mosse varate dall'amministrazione Usa.

 

 

 

Raggiunto telefonicamente da Il Tempo, Tremonti poi osserva: «C’è comunque il fatto che rimane, che resta fuori dal reality la realtà, e la realtà la fa la asimmetria tra l’enorme debito pubblico americano e la forza del creditore cinese, con gli effetti che si sono visti già ieri, almeno a giudicare dalle decisioni politiche. Mi limito solo a segnalare che con la sospensione dei dazi decisa prima negli Stati Uniti, poi in Europa, si crea, si apre una fase di certa incertezza, che più o meno, a quanto ci dicono, durerà tre mesi, 90 giorni, il periodo per l’appunto della sospensione. Tutto dipende dall’enorme debito pubblico che gli Stati Uniti hanno contratto con il resto del mondo, e con il resto del mondo che fa valere sul debito pubblico degli Usa una sua posizione di forza».

 

 

 

Quanto al viaggio, alla vera e propria missione del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, negli Stati Uniti, in programma per il prossimo 17 aprile, proprio per incontrare Donald Trump a Washington, alla Casa Bianca, ed affrontare faccia a faccia la questione, il tema dei dazi, Tremonti segnala nel suo colloquio con Il Tempo una circostanza fondamentale: «La cosa certa - sottolinea il presidente della commissione Affari esteri e comunitari della Camera - è che la competenza istituzionale sul commercio internazionale è dell’Unione europea, spetta all’Unione europea e questo è, a mio avviso, un punto, un elemento di forza. E se a rappresentare tale punto di forza è un Paese come il nostro, come l’Italia, che lo ricordiamo è un Paese fondatore dell’Unione europea - conclude sempre l’esponente di Fratelli d’Italia - ciò potrà rivelarsi certamente utile».

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