
Arianna Meloni e la verità sull'occupazione: “Senza il Rdc un milione di posti in più”

«Confermiamo il nostro impegno per queste terre, per la Campania e per tutto il Mezzogiorno, come già sta dimostrando Giorgia Meloni al governo della nazione. Il Mezzogiorno è ripartito, oggi è tornato a essere la locomotiva dell’Italia. Sono tornati gli investitori, addirittura è tornata l’occupazione, cresce più l’occupazione al Sud che non al Centro Nord. Questo perché quando siamo arrivati al Governo abbiamo cominciato a invertire la rotta di un’Italia che era allo sbando». Lo ha detto Arianna Meloni, intervenendo alla festa del coordinamento cittadino di Napoli di Fratelli d’Italia. «Abbiamo finito di buttare i soldi dalla finestra, abbiamo immaginato una politica seria, progettuale, di lungimiranza», ha aggiunto.

Stefano Bandecchi vince le provinciali: è lui il nuovo presidente a Terni
«Dicevano che con l’abolizione del reddito di cittadinanza si sarebbe fermato il lavoro, invece il lavoro è ripartito. Oggi abbiamo un milione di posti di lavoro in più in due anni e mezzo di governo, 24 milioni di italiani che sono al lavoro, un record assoluto - ha aggiunto Arianna -. È cresciuto il lavoro femminile perché il Governo che sta sostenendo le famiglie, i lavoratori ma anche le donne, perché avere un figlio non può essere un limite alle proprie legittime aspirazioni. Ed è cresciuto il lavoro a tempo indeterminato. È vero che, se si può lavorare, si deve poter lavorare e lo Stato deve esserti vicino per darti questa possibilità, non la mancetta per farti stare su un divano a casa. È questo che stiamo facendo con il nostro reddito di inclusione».

Prodi-Orefici, il commento choc del consigliere Pd: "Calcio negli stinchi"
Poi sulla situazione internazionale: «È un momento non facile, ci hanno detto che saremmo stati isolati, invece Giorgia Meloni ha riportato l’Italia al centro dello scacchiere internazionale. È stimata da tutti i leader, riesce a far dialogare le due sponde dell’Atlantico. Serve senso di responsabilità, assistiamo a scenette dove si dice che si deve dividere l’Occidente. Serve sintesi, punti di incontro, un atteggiamento responsabile, non si gioca a risiko. Quando ci chiedono da che parte stiamo e ci dicono che siamo contro l’Europa, noi rispondiamo che siamo sempre e comunque con l’Italia e poi con l’Europa, perché l’Italia è Europa».
Dai blog

"Questo Parsifal è il mio testamento". Il sogno di Roby Facchinetti


Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei
