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Il Pd si inchina all'Islam: in piazza per il Ramadan. Sardone smaschera Sala

Salvatore Martelli
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Il comune patrocina l’islamizzazione di una delle piazze principali di Milano. È la denuncia di Silvia Sardone che in un lungo video-sfogo su X, sottolinea l’ennesimo scivolone di Giuseppe Sala e della sua giunta che, a suo dire, si sarebbero “sottomessi” senza limiti all’Islam. Cosa è successo? Stazione centrale di Milano: vengono imbandite tavolate con decine e decine di commensali, preghiere musulmane e richiami ad Allah invadono la pizza. Nulla di male se non fosse che l’evento è stato direttamente patrocinato dal comune.

 

“Che vergogna! Il livello di sottomissione all'Islam non conosce limiti – tuona Sardone nel suo intervento – L'evento speciale Iftar, tra preghiere musulmane e richiami ad Allah, si è tenuto ieri sera in piazza della stazione centrale per il Ramadan ed era patrocinato dal comune con il contributo del consolato generale del Qatar”.

 

Ma non solo, l’evento non è l’unico in cui le casse comunali sono intervenute: “Stasera i giovani del Partito Democratico saranno invece in piazza Leonardo per spezzare il digiuno del Ramadan insieme alla comunità musulmana, un evento a cui il Municipio 3 ha persino concesso il patrocino – monta l’ira dell’euro-parlamentare, che poi coglie l’ennesima contraddizione dei dem – I radical chic invitano tutti a portare un tappetino per pregare e del cibo da condividere. Chi se ne frega se gli islamici in città fanno quello che vogliono, tra moschee abusive, rivolte nelle periferie e diritti negati alle donne”.

 

 

La denuncia di Sardone non si ferma qui e continua a sottolineare il blackout in cui la sinistra milanese e non vive: “Il presidente del Consiglio Comunale di Milano del Partito Democratico stasera parteciperà a una cena all'interno di uno dei luoghi di culto ancora non regolarizzati dal comune per scoprire il mistero del Ramadan – tuona – Per la sinistra vale tutto, ma per noi invece legalità, trasparenza e radici cristiane hanno ancora un valore molto importante”.  Infine la promessa ai suoi elettori e ai milanesi: “Siamo pronti a dare battaglia in ogni sede, anche per capire quanti soldi ai cittadini sono stati spesi per mettere in scena l'ennesimo inchino all'islam”.

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