Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Adozioni per i single, Gelmini: "I bambini hanno bisogno di una mamma e un papà"

Walter Cingoli
  • a
  • a
  • a

La senatrice Mariastella Gelmini, Noi Moderati, è stata Ministra dell’Istruzione, Università e ricerca nel governo Berlusconi IV e ministro per gli affari regionali nel governo Draghi.

La Corte costituzionale ha riconosciuto il diritto all’adozione anche per i single. Ora una legge è necessaria. Cosa ne pensa?
«La via maestra per affrontare il tema delle adozioni, ed è quella che perseguirà Noi Moderati, è la riforma della legge in materia. Perché bisogna semplificare e sburocratizzare l’iter. Ci sono tante famiglie che sono pronte a adottare ma vengono scoraggiate dalle procedure farraginose e difficili. Rispettiamo le conclusioni della Corte Costituzionale ma pensiamo che al centro ci siano e debbano rimanere le persone».

E i diretti interessati, che prima di tutto sono i minori.
«Prima di tutto vengono i minori, i bambini, non c’è dubbio. I minori hanno bisogno di essere adottati da famiglie composte da un papà e una mamma. Credo sia fondamentale tutelare il diritto ad essere adottati, prima che quello di adottare. I minori hanno il diritto di crescere in un nucleo famigliare che lo tuteli da ogni punto di vista, avendo due genitori come punto di riferimento».

Mi sta dicendo che in maggioranza la vostra è una forza moderata, centrista e cattolica che mette al centro la persona?
«Assolutamente. Noi mettiamo al centro i temi sociali, la persona, la famiglia e anche un patto tra le generazioni. Dobbiamo contrastare l’inverno demografico, contrastare la denatalità. È positivo ma non ancora sufficiente quello che il governo ha fatto per conciliare i tempi di lavoro con quelli della famiglia. I congedi parentali sono un pezzo ma bisogna fare molto di più: serve sostegno da parte delle aziende con gli asili nido interni, con soluzioni di welfare innovativo. C’è ancora tanto lavoro da fare per incentivare la natalità e per creare le condizioni per l’accoglienza del nascituro. Se la persona non torna al centro, se non si torna a dare soluzioni a chi lavora e vuole formare una famiglia con dei figli, manchiamo una risposta necessaria e urgente al problema più grave del nostro tempo».

Del nostro tempo fanno parte anche i social network, la rete. Il Ministro Valditara vuole varare un vademecum per i docenti in Rete...
«Credo che sia sacrosanto. Chiaro però che dobbiamo valorizzare il merito e pagare gli insegnanti molto di più. E questa è una battaglia centrale, che non abbiamo ancora vinto. Detto questo, chi ha una funzione educativa deve tenerne conto, rappresenta una figura di riferimento, di testimonianza. Deve dare l’esempio ai suoi studenti. E dunque questa iniziativa del Ministro Valditara è corretta».

Cosa pensa del caso dell’insegnante su Onlyfans?
«Non si tratta di essere bacchettoni, ma l’insegnante deve dare l’esempio. Quello che ho visto non mi è piaciuto. Ed è corretto che chi si dedica all’insegnamento si attenga a comportamenti ineccepibili dal punto di vista istituzionale che riveste, e al tempo stesso con l’esempio che deve dare ai ragazzi. Dobbiamo trovare il modo di pagare di più gli insegnanti e di premiare il merito, perché nessun docente deve andare a ricorrere a Onlyfans per arrotondare, questo non deve esistere».

Anche la Schwa deve essere evitata, dice Valditara. Ha ragione, lei avrebbe fatto lo stesso?
«Anche l’Accademia della Crusca ha fatto un plauso alla scelta di Valditara. E perfino gli americani stanno abbandonando in massa la cultura gender e le fissazioni woke. Come dicevo, dobbiamo valorizzare la persona ma senza accentuazioni ideologiche. Dunque, la posizione del Ministro è senz’altro corretta».
 

Dai blog