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Dazi, la frustata di Mattarella: “Protezionismi immotivati. I mercati aperti proteggono la pace”

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Sergio Mattarella interviene a gamba tesa sul tema dazi al Forum della cultura dell'olio e del vino organizzato dalla Fondazione Italiana Sommelier. “I due settori, vino e olio, sono settori consapevoli di quanto l'impegno verso la qualità rechi beneficio ai comparti agricoli italiani incrementando il valore delle produzioni, aprendo mercati all'estero, conquistando, a vino e olio in particolare la responsabilità di rappresentare nel mondo un modo di essere italiani, contribuendo alla stessa domanda di Italia nel mondo. L'agroalimentare oggi accanto alla cultura, al design, alla tecnologia costituisce veicolo e attrattiva del modello di vita italiano”, le prime parole del presidente della Repubblica.

 

 

Ed ecco l’affondo: “Nuove nubi, nel frattempo, sembrano addensarsi all’orizzonte, portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio. Commerci e interdipendenza sono elementi di garanzia della pace. Nella storia la contrapposizione tra mercati ostili ha condotto ad altri più gravi forme di conflitto. I mercati aperti producono una fitta rete di collaborazioni che, nel comune interesse, proteggono la pace”.

 

 

“Lo sviluppo di cui potete nutrire orgoglio si è verificato perché - ha poi proseguito Mattarella rivolgendosi alla platea - avete avuto la capacità di guidare l’innovazione, così importante in agricoltura. Avete saputo mettervi insieme, misurarvi con la crescente dimensione internazionale, senza timore di mercati prima sconosciuti e in cui, oggi, i prodotti italiani sono leader. Il futuro non si costruisce vivendo di nostalgie. Varrebbe anche per gratuite tentazioni di nostalgia alimentare: oggi i cibi sono sicuramente più salubri e controllati di un tempo”. “I progressi avvengono raramente per caso. Sono, piuttosto, frutto di intuizione, studio, determinazione, impegno, capacità di operare facendo sistema. L’agricoltura non fa eccezione”, la chiosa del numero uno del Quirinale.

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