
Militante di FdI aggredito al grido di "sporco fascista": la vicenda choc a Pavia

Tra chi invoca i fantasmi del passato gridando al fascismo, si maschera la vera faccia della sinistra. Ancora una volta, a riportare la violenza negli atenei sono i cosiddetti “antifà”. A Pavia, il pensiero unico degli estremisti militanti, ha provato a imporsi tramite la forza. A pagarne le spese è stato il rappresentante degli studenti di Scienze Politiche, appartenente al movimento universitario di FdI. Calci e pugni nei suoi confronti lo hanno costretto a recarsi in ospedale, col viso tumefatto dai colpi ricevuti. Un’aggressione squadrista, che rispecchia il modus operanti di chi si dichiara pacifista e democratico: prima un pugno in pieno viso al grido di "sporco fascista", poi, dopo essere stato afferrato da un secondo aggressore, è arrivata una escalation di calci e botte.

Video su questo argomento
Salvini sbugiarda l'ultima fake: "Guerra con Meloni per telefonata a Vance? Retroscena inesistenti" | GUARDA
A esprimersi in merito all’accaduto anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa: “Non possiamo accettare che nei nostri atenei si torni alla violenza politica, che qualcuno pensi di poter imporre il proprio pensiero con la sopraffazione fisica. La libertà di espressione e il confronto democratico sono principi inviolabili: chi tenta di soffocarli con la violenza si pone fuori dalla civiltà e dal vivere democratico. Nell’esprimere solidarietà al ragazzo, mi auguro che i responsabili siano presto individuati”. “In parlamento urlano contro la Meloni che non si riconosce nella “rivoluzione socialista” contro la proprietà privata del Manifesto di Ventotene, poche ore dopo nelle università pestano i ragazzi di destra mettendo in atto spedizioni punitive”, ha commentato Donzelli (FdI) evidenziando l’influenza dell’aria pesante che si respira nei Palazzi.

Frustata di Mattarella: “Dazi? Protezionismi immotivati. I mercati aperti proteggono la pace”
“Angherie e aggressioni verbali ai danni dei nostri ragazzi sono una costante. Adesso, dopo la violenza morale, alimentata da un sistema politico e culturale che soffia sul fuoco, torna la violenza fisica, riportando le lancette indietro negli anni '70. Ma è ancora più grave che ciò accada all'interno di un'Università. Chiediamo pertanto pubblicamente all'Ateneo, alle istituzioni competenti, a tutte le forze politiche di prendere una netta presa di posizione: davanti a studenti picchiati non si può rimanere in silenzio! Si valuti l'espulsione definitiva di qualsiasi movimento o gruppo che promuova, giustifichi o sia coinvolto in atti di violenza all'interno della comunità universitaria”, ha dichiarato invece il Presidente di Azione Universitaria.

Video su questo argomento
Manifesto di Ventotene, "ma che cavolo mi chiede?": Prodi va su tutte le furie | VIDEO
“Pensala come vuoi ma pensala come noi”, questa la linea politica degli estremisti di sinistra, che, in nome delle proprie idee si sentono legittimati a mettere a tacere l’opinione altrui. Ma l’azione giovanile a destra non si ferma e continua a dimostrare con i numeri, all’interno degli atenei come nelle scuole, di essere protagonista. La speranza è in una condanna unanime per bloccare un vento d’odio pericoloso, spesso appoggiato dal silenzio di determinate forze politiche e da un sistema d’istruzione troppo schierato.
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
