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Gualtieri a Il Tempo: "La piazza per l'Europa l'ho pagata e lo rivendico. Ventotene? Scelta di Repubblica"

Mar. Zan.
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"Rivendico la scelta di avere pagato, come Comune di Roma, la manifestazione del 15 marzo, come ne abbiamo pagate altre, ad esempio quella per Navalny e su cui nessuno ha avuto nulla da ridire". Il sindaco Roberto Gualtieri rompe il silenzio sulle polemiche che hanno investito il Campidoglio dopo la notizia che, tramite la società Zètema, Roma Capitale ha speso oltre 286 mila euro per organizzare la piazza chiamata dal giornalista Michele Serra.

"Se l'avesse organizzata Repubblica avremmo risparmiato dei soldi, l'avrebbero pagata loro e sarebbe stata la manifestazione di Repubblica - continua il primo cittadino, parlando a Il Tempo - ma non sarebbe stato giusto, visto che era una piazza pro Europa". E mentre il Pd sta per sbarcare a Ventotene per "omaggiare" Altiero Spinelli, in polemica aperta contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che prendendo la parola a Montecitorio ha criticato alcuni passaggi del Manifesto di Spinelli e Rossi, Gualtieri tiene a precisare di non avere "mai parlato dell'Europa di Ventotene", La scelta di distribuire sabato in piazza copie del Manifesto di Ventotene e di enfatizzarne il messaggio "è stata una scelta di Repubblica". 

 

Secondo il sindaco di Roma invece quella di piazza del Popolo è stata un'occasione di unità, al di là dei simboli "che infatti non erano presenti. Avevano aderito anche sindaci di centrodestra che poi, per ragioni loro, hanno deciso di non venire". Ma è stato o no opportuno usare fondi pubblici per una manifestazione politica? "Se fosse stato il 25 aprile - dice Gualtieri a Il Tempo - avremmo avuto in piazza molta più politica e più divisioni di quanto visto sabato scorso. E paga sempre Roma Capitale".

 

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