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Migranti, von der Leyen copia Meloni: apertura al modello Albania. Dall’Ue l’elenco dei Paesi sicuri
L’Unione europea apre al modello Albania adottato dall’Italia. «Stiamo aprendo alla possibilità per gli Stati membri di istituire ’hub di rimpatrio’ nei Paesi terzi. È stato un elemento importante della nostra discussione sulle soluzioni innovative per contrastare con determinazione la migrazione illegale, agendo in cooperazione con i paesi partner e garantendo che i diritti fondamentali degli individui interessati siano assicurati in conformità con il diritto internazionale», questo quanto scrive la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nella consueta lettera in materia di migrazioni in vista del Consiglio Europeo di giovedì 20 marzo. Il summit tratterà anche di questo tema, anche se non è prevista una discussione approfondita sulla materia.
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«Per completare il nuovo approccio comune sui rimpatri, la Commissione – svela ancora von der Leyen - sta inoltre preparando una proposta sulla digitalizzazione della gestione dei casi di rimpatrio per la fine dell’anno. Il nuovo approccio contribuirà anche alla prossima revisione di Frontex, in cui sarà importante garantire che le operazioni di rimpatrio possano essere organizzate direttamente da Frontex con i Paesi terzi, migliorando al contempo il ruolo dell’Agenzia nella prevenzione della migrazione irregolare. Un elemento chiave del Patto che ci consente di semplificare le procedure di asilo è l’uso di concetti di Paesi sicuri. La Commissione sta attualmente preparando un elenco Ue di Paesi di origine sicuri. A questo scopo, stiamo attingendo a un’analisi dell’Agenzia Ue per l’asilo e ad altre fonti di informazioni disponibili per valutare una prima selezione di paesi scelti in base a criteri oggettivi, come bassi tassi di riconoscimento dell’asilo. La nostra intenzione è di presentare una proposta per un primo elenco Ue di paesi di origine sicuri nelle prossime settimane».
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«Una volta adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, questo elenco sarà dinamico e potrà essere ulteriormente ampliato o rivisto nel tempo», si conclude così il testo della lettera.