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Ilaria Salis indignata con la Germania per il processo in Ungheria alla sua amica Maja T.

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Più di un anno dopo le immagini che mostrarono Ilaria Salis in manette e catene nel Tribunale di Budapest, la scena si ripete con un’altra imputata. E la stessa eurodeputata di Avs si indigna. Maja T., attivista antifascista di nazionalità tedesca, è comparsa in aula nelle stesse condizioni: piedi incatenati, mani legate e un cinturone a cui erano fissate le manette, collegate a un guinzaglio tenuto da un agente incappucciato. Le immagini della sua apparizione in tribunale hanno rapidamente fatto il giro dei social, suscitando indignazione e richieste di intervento. Maja T. è accusata, come Salis, di aver partecipato ad aggressioni contro esponenti dell’estrema destra ungherese durante il cosiddetto "Giorno dell'onore" l’11 febbraio 2023. Nonostante l’opposizione dell'Alta Corte tedesca, la donna è stata estradata in Ungheria, dove ora rischia una condanna fino a 24 anni di carcere. La procura le ha proposto un accordo: una pena ridotta a 14 anni senza possibilità di libertà condizionale in cambio della confessione. 

 

 

Sulla vicenda è intervenuta l’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha commentato così le immagini: “Iniziato il processo a Maja T. Ho appena visto questo video dal Tribunale di Budapest, e il cuore mi esplode di rabbia e dolore. Ma nemmeno di fronte a questo trattamento degradante e indegno la dignità di Maja si piega. Siamo tutte con te. La Germania, dopo averla estradata illegalmente, deve ora riportarla subito a casa. Maja resisti!”. Quindi ora il nuovo obiettivo della Salis, dopo gli strali contro l’Ungheria di Orban e il governo Meloni, è un paese come la Germania.

 

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