
Delmastro condannato speciale. Per i pm era innocente, ma i giudici gli danno 8 mesi

Otto mesi: questa la condanna inflitta al Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove. L’accusa è di rivelazione di segreto, oltre all’interdizione di un anno dai pubblici uffici. La sentenza è stata emessa dal collegio di giudici dell’ottava sezione penale del tribunale di Roma, dove si è svolta l’ultima udienza del processo relativo alla vicenda di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in carcere al regime del 41-bis. Il sottosegretario alla Giustizia era stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma Maddalena Cipriani dopo che la Gip Emanuela Attura aveva disposto l’imputazione coatta. La procura di Roma aveva chiesto invece l’archiviazione del procedimento ritenendo possibile l’esistenza oggettiva della violazione, ma senza le prove dell’elemento soggettivo, ritenendo che Delmastro fosse consapevole dell’esistenza del segreto. Il pubblico ministero, Paolo Ielo, nella sua requisitoria di ieri mattina, però, aveva sollecitato l’assoluzione. Il suo legale Giuseppe Valentino ha dichiarato che farà ricorso in appello. Il giudice del Tribunale di Roma ha però anche applicato la sospensione condizionale della pena. Si tratta di un beneficio con il quale il giudice, nel pronunciare una condanna non superiore ai due anni di arresto o di reclusione, sospende l'esecuzione della pena principale per un certo periodo, a condizione che il condannato, nel corso del periodo in questione, non commetta reati dello stesso tipo. In questo caso, il reato si estingue e cessa l’esecuzione delle pene accessorie. Se invece il condannato commette un reato, dovrà scontare l'intera pena sospesa.

Caso Cospito, Delmastro: "Non mi dimetto". Meloni: "Condanna sconcertante, resta"
Il primo pensiero, nonché richiesta delle opposizioni, è stato quello delle dimissioni del sottosegretario, ma a rispondere è il diretto interessato: «Spero che ci sia un giudice a Berlino. Se mi dimetterò? No, perché aderisco alla tesi della procura della Repubblica». Ha proseguito parlando di «una sentenza politica. Le sentenze non si commentano, ma quelle politiche si commentano da sole, e questa sentenza si commenta da sola. Dopo che l’accusa ha chiesto per tre volte l’assoluzione, arriva una sentenza di condanna fondata sul nulla. Vogliono dire che le riforme si devono fermare? Hanno sbagliato indirizzo. Vogliono dire che il Pd non si tocca? Hanno sbagliato indirizzo. Io non ho tradito i miei ideali: ho difeso il carcere duro verso terroristi e mafiosi. Io non ho tradito, e gli italiani lo sanno. Attendo trepidante le motivazioni per fare appello. E da domani avanti con le riforme per consegnare ai nostri figli una giustizia diversa».

Delmastro condannato. FdI: "Sentenza politica", Nordio: "Ha la mia fiducia"
I fatti risalgono al 29 gennaio 2023, giorno in cui Delmastro contattò il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), Giovanni Russo, per ottenere una relazione della polizia penitenziaria su Cospito. Nonostante i documenti fossero classificati come “a limitata divulgazione” (elemento su cui c’è qualcuno che comunque nutre dei dubbi) Delmastro li condivise con il collega di partito Giovanni Donzelli. È proprio il 31 gennaio che Donzelli li utilizzò in un intervento parlamentare contro alcuni deputati del Pd che avevano visitato Cospito in carcere nello stesso periodo: «Allora io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi», aveva detto Donzelli in aula. Ed è proprio in quell’intervento che ha riportato il contenuto di alcune registrazioni effettuate nel carcere di Sassari. Si trattava, nello specifico, di conversazioni tra Cospito e alcuni boss appartenenti a camorra e ’ndrangheta, in cui discutevano della battaglia contro il 41 bis. Era diventato un vero e proprio caso politico, giunto, come spesso succede, nelle aule di tribunale. Ma gli avvocati di Delmastro, chiedendo l'assoluzione, avevano sottolineato come «questa vicenda sarebbe dovuta restare nell'ambito politico. Si è generata una grande confusione su quali siano le notizie coperte da segreto. Delmastro si interessava da tempo del tema del caso Cospito. Dalle informazioni comunicate da Delmastro a Donzelli emerge un legame anarchico mafioso contro il 41 bis, cose che erano già scritte sul giornale di quella mattina, notizie già note». Nelle parole del sottosegretario è chiaro il riferimento alla Riforma della Giustizia, che il Governo sta portando avanti, ricevendo però attacchi sempre più frequenti da parte di una certa magistratura.
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