
L'Aria che Tira, lite Picierno-Pedullà e campo largo addio: "M5S vota come la Lega"

“Un’infiltrata dei fascisti nella sinistra”. E’ così che Gaetano Pedullà, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, aveva additato Pina Picierno, a sua volta eurodeputata ma del Partito democratico, a seguito delle parole di quest’ultima sul M5S e la Russia. E ora, sempre a L’Aria che Tira, trasmissione di La7 condotta da Parenzo in cui era intervenuto Pedullà, è arrivata la risposta della dem: “Non ci siamo chiariti, ieri abbiamo avuto un incontro-confronto dove, insomma, abbiamo continuato a discutere. Io ho provato, per quel che posso, a riportare un po' la discussione sul merito. C'è un dibattito ampio sulla rinascita dell'asse gialloverde, su un riavvicinamento di fatto tra Lega e M5S, anche sulla stampa. Basterebbe, peraltro, guardare i voti che vengono espressi all'interno del Parlamento europeo per capire che, molto spesso, il Movimento 5 Stelle e la Lega votano allo stesso modo. Basterebbe riprendere le dichiarazioni rispetto alla mancata solidarietà a Sergio Mattarella, rispetto a quell'attacco ignobile fatto da Zakharova per capire che c'è oggettivamente una sovrapposizione. Quello che a me è dispiaciuto è che a critiche circostanziate di merito, perché ho parlato di voti parlamentari, di dichiarazioni, cioè di fatti, si risponde poi con l'insulto”.

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Parenzo fa notare le pesanti differenze all’interno del campo largo sul tema della guerra in Ucraina, incalzando Picierno, che risponde così: “E purtroppo noi abbiamo una serie di Pedullà che, purtroppo, affliggono il nostro dibattito pubblico. Sono diversi. Io credo che sia necessario, però, provare a liberare il nostro dibattito pubblico da questi. Non mi sono sentita con Elly Schlein, è impegnata, ma ho sentito forte la solidarietà di tutto il mio partito. Questo ci tengo a ribadirlo. È stato, come dire, importante. Me lo aspettavo. Noi siamo una bella comunità politica, anche con accenti diversi spesso, ma di fronte al superamento di linee rosse, perché l'insulto gratuito sostituisce dei rilievi di merito, perché i Cinque Stelle avrebbero potuto rispondere nel merito delle cose che ho detto. Hanno scelto invece la strada dell'insulto e quella strada accettabile dell'inquinamento del dibattito pubblico”.

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“Mi faccio dire una cosa sola sulla politica, perché poi ieri sera – conclude il proprio discorso - sono arrivate le parole di Giuseppe Conte, di cui pure voi stamattina avete dato conto. Conte a un certo punto dice che Donald Trump smaschera la propaganda bellicista dell'Occidente. Lo fa, mentre in tutto il mondo i leader prendono le distanze da Trump. Ed è evidente che questo è il riconoscimento formale di un avvicinamento, di una ritrovata sintonia sulla strada di Trump che riguarda i Cinque Stelle”.
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