
Passaportopoli, “le ispezioni stanno dando frutti”. Tajani avvisa i trafficanti di visti

Sono cinque le persone arrestate per corruzione sul rilascio di permessi di soggiorno. La Guarda di Finanza ha eseguito una serie di misure nei confronti di persone accusate di aver aggirato il decreto flussi. In cambio di visti di ingresso si riceveva denaro o anche telefoni cellulari e oggetti di pregio. Gli indagati sono Nazrul Islam, Shamim Kasi, Nicola Muscatello, Roberto Albergo e Md Baleyet Hossaim Patwari. A seguito di tali notizie è arrivato l’intervento pubblico di Antonio Tajani, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri: “Ringrazio l’ispettorato e la task force che ho istituito al Ministero degli Esteri per il lavoro nel contrasto alla corruzione nel rilascio dei visti. Le ispezioni fatte nei nostri consolati, in tutto il mondo, stanno dando i loro frutti. Ogni attività illecita, anche sulla pelle di bisognosi, sarà fermata”. L’ennesimo caso di “Passaportopoli” è nato dalla denuncia del deputato Andrea Di Giuseppe di Fratelli d’Italia, al momento sotto scorta per le minacce ricevute.

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