Separazione delle carriere, Nordio: "Spezzeremo il legame tra magistrati e correnti"
C'è il primo ok da parte della Camera alla riforma che sdoppia il Consiglio superiore della magistratura, creando un organismo giudicante e un altro requirente e introducendo il sorteggio come criterio per la selezione dei loro membri. È il primo passo per l’introduzione della separazione delle carriere, da lungo tempo cavallo di battaglia del centrodestra e salutato oggi come una vittoria dal ministro della Giustizia Carlo Nordio: "La separazione delle carriere è stata un grande successo del mio governo e della mia storia personale. Comprendo che le cose che ho scritto in questi ultimi 30 anni possono essere non completamente realizzate, ma la madre delle riforme, che è la separazione delle carriere e soprattutto l’istituzione dell’alta corte di giustizia e il sorteggio dei magistrati, avrà a seguire tutta una serie di conseguenze positive per la stessa magistratura", ha detto.
Separazione delle carriere, primo sì alla Camera. E il centrosinistra si spacca
La strada però, ha ammesso il Guardasigilli, è ancora lunga e non priva di ostacoli, dal momento che con ogni probabilità si dovrà ricorrere al referendum, "sia per una ragion pura, perché non vi saranno i due terzi sia per una ragione pratica: per una materia così complessa, delicata, e anche di grande sensibilità politica, è bene che si pronunci il popolo". "I magistrati dipendono oggi dalla sedimentazione correntizia che li tiene sotto tutela. In questo modo noi li svincoleremo, spezzeremo questo legame patologico che unisce elettore ed eletto e che trova la sua manifestazione più patologica nell’ambito della sezione disciplinare", ha affermato Nordio, nel question time al Senato. Nei prossimi mesi, la maggioranza sarà chiamata a rispondere alle critiche non solo delle opposizioni ma soprattutto delle toghe, con l'Associazione nazionale magistrati che è già sulle barricate.
Giustizia, dalla Camera primo via libera alla separazione delle carriere
"L'Anm potrebbe fare battaglia per il referendum? L'Anm è un sindacato, come tutti gli altri, rispettabilissimo. Personalmente con i suoi componenti, a cominciare dal presidente Santalucia, ho dei buoni rapporti. Tutti hanno il diritto e il dovere di esprimere le proprie opinioni anche se dissenzienti", ha dichiarato Nordio. "Quello che io auspico - ha commentato - è che ci sia un'argomentazione razionale dei pro e dei contro, che venga spiegata in termini speciali, non polemici e tanto meno con processi alle intenzioni come si è fatto dicendo che una riforma prima o dopo sottoporrà il pm all'esecutivo, cosa che è esclusa dal merito. Io auspico che ci sia un dibattito aperto, leale, corretto, ma soprattutto razionale, non mi piacciono le argomentazioni per slogan, le insinuazioni apolitiche che prescindono da quello che è il testo della proposta normativa", ha aggiunto il ministro.