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Poletti finisce nelle liste di proscrizione, l'ultimo anatema USIGRai

Marco Zonetti
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Al congresso del sindacato di Sinistra USIGRai, in corso in questi giorni a Milano Marittima, non si poteva non parlare della presunta occupazione politica della Rai da parte della maggioranza, di quella creatura mitologica che è TeleMeloni e di tutte le sue declinazioni possibili e immaginabili. La cronista del giornale Radio Valeria Volatile, nel suo intervento, ha preso di mira in particolare Rai Radio1 diretta da Francesco Pionati. Divenuta, a detta della giornalista, «territorio della Lega, totalmente nelle mani della Lega, il nostro editore di riferimento». Per poi sottolineare che, in questo anno e mezzo di direzione di Pionati, il palinsesto «sembra scritto a via Bellerio, uno spezzatino di trasmissioni senza identità, senza capo né coda, senza grande qualità, una frammentazione che mai abbiamo visto finora». Secondo Valeria Volatile, «questa modalità spudorata e aggressiva di occupazione la si vede dai nomi dei conduttori», citando nella sua "lista di proscrizione", in primis, Roberto Poletti, dimenticando che quest'ultimo è già in forza alla radio della Rai da anni, ben prima dell'avvento del governo Meloni. La giornalista dichiara poi che le trasmissioni si occupano solo di temi cari alla Lega, tanto che «non ci piace per niente il tema dei treni, e dei disagi perché quello non si fa, non si copre». Peccato che, proprio la trasmissione di Poletti, Il caffè di Radio1, si sia dedicata in toto ai disagi ferroviari, con riferimenti al ministro dei trasporti Salvini nella bufera, e con alcuni messaggi degli ascoltatori critici dello stesso segretario della Lega. La buona Valeria Volatile avrà ascoltato la trasmissione...che viene lodata per essere quanto più equilibrata e per dare spazio a tutti ? Chissà.

 

 

 

Ciò detto, oltre a Poletti, la giornalista ha citato fra i nomi emblematici della presunta occupazione leghista, anche Marcello Foa - già presidente Rai - che nel suo programma "Giù la maschera" ha però come co-conduttore Peter Gomez, direttore del fattoquotidiano.it, testata tutt'altro che filoleghista. E poi Francesco Storace, che conduce Il rosso e il nero con Vladimir Luxuria, che non ci risulta tuttavia essere grande sostenitrice di Salvini e del Carroccio, anzi. Se scorriamo ancora il palinsesto di Rai Radio1 vediamo – alla guida di alcuni programmi in palinsesto – i nomi di Umberto Broccoli, di Giorgio Zanchini, di Geppi Cucciari, di Giancarlo Giancarlo Loquenzi, non certo personaggi di riferimento della Lega o della Destra italiana. Occorre poi ricordare che, dei tre canali radiofonici della Rai, solo Rai Radio1 è diretta da un nome in quota maggioranza, ovvero Francesco Pionati. Simona Sala alla guida di Rai Radio2 e Andrea Montanari al timone di Rai Radio3 non sono stati infatti indicati dai tre partiti di Centrodestra, né tantomeno dalla Lega. Alla luce di tutto questo, dove sarebbe esattamente l'occupazione politica del Carroccio - o del governo Meloni - a Radio Rai?

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