il caso
Interrogazioni sui regali, Biancofiore: "Da Iv ignobili bassezze su Meloni"
“Rancore, livore, invidia, ossessione, ignobili bassezze, pochezza morale degna del peggior populismo che a parole ripudiano: potremmo scorrere tutti i dispregiativi contenuti nel vocabolario per descrivere la scelta di IV di presentare, oggi nel giorno del suo compleanno, una interrogazione sui regali ricevuti dal presidente del Consiglio e sull’acquisto e sulla ristrutturazione della sua casa". Così la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, NM, UDC, MAIE.
"Questa squallida mela avvelenata è firmata da Bonifazi, con una tempistica evidente: la disperata battaglia per un privilegio che IV ha fatto contro una norma chiara, inserita nella legge di Bilancio, che impone più trasparenza sui compensi che qualunque parlamentare riceva da Stati esteri - si legge in una nota - Nulla di anormale in un paese normale, solo nella nostra nazione Renzi ha scatenato il suo giglio magico facendola passare per norma ad personam e ordinando di scatenare l’inferno su ogni respiro del Premier e della sua famiglia. Nulla di più falso, ma l’accidia riconosciuta del senatore di Rignano non lo ha fermato dal presentare un’interrogazione boomerang, come spesso accade, perché troppo facile sarebbe ricordargli la polemica sui Rolex d’Arabia, conclusasi poi, -ad onor del vero, proprio su suo dettato, positivamente".
Quello di Iv nei confronti della premier è "un tentativo di character assassination dettato dalla depressione innanzi ai plurimi successi della Meloni e dalla nostalgia dei tempi e del potere fuggiti, che non lederà l’opinione che il popolo ha della Meloni e della sua ben nota onestà e semplicità di vita - continua Biancofiore - Anche se il presidente del Consiglio non ha certo bisogno di suggerimenti, facendole gli auguri miei e del gruppo che Presiedo al senato per il suo 48esimo compleanno, mi permetto di consigliarle un passo della Divina Commedia che dalle parti di Firenze dovrebbero ben conoscere: 'non ragionar di di loro ma guarda e passa'".