Dopo Sala, Mussolini e Musk la sinistra si butta su Berlusconi. Da FdI alla Lega tutti contro Report
Berlusconi fa discutere anche da morto. Il servizio «Il signor D», trasmesso durante l’ultima puntata di Report su RaiTre, ha scatenato un vero e proprio putiferio. Nel suo racconto Paolo Mondani indaga sulle origini delle fortune finanziarie di Silvio Berlusconi, soldi che non sarebbero piovuti dal soffitto, come nella celebre scena del «Caimano» di Nanni Moretti, ma direttamente dalla cassa di Cosanostra. Il tutto grazie all’intermediazione di Marcello Dell’Utri, «il signor D» per l’appunto, che avrebbe avuto anche un ruolo nelle stragi e attentati del 1993-1994.
A dare il via alla scia di indignazione è stata, ca va sans dire, la famiglia Berlusconi. In una nota Marina, presidente di Fininvest, ha attaccato il servizio di Report relegandolo a «pattume mediatico-giudiziario» e «disservizio pubblico».
Per la figlia del Cav la puntata avrebbe rimestato «per quasi due ore in un bidone di accuse sconnesse, illogiche, già smentite mille volte» utilizzando la testimonianza di «personaggi più che screditati». Accuse «vecchie un quarto di secolo» e «sepolte sotto plurime archiviazioni». Non solo. «Silvio Berlusconi è sempre stato in prima fila contro tutte le mafie», si legge nella nota, dalla «stabilizzazione del carcere duro ai boss mafiosi nel 2002» all’«Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati ai mafiosi nel 2010» passando per «il primo Codice antimafia nel 2011». A non piacere non sono stati solo i contenuti ma anche la forma, infatti ha fatto molto discutere la scelta di montare la canzone «Silvano» di Enzo Jannacci sulle immagini del funerale del fondatore di Forza Italia.
"Esprimo la mia solidarietà". Renzi dalla parte di Marina Berlusconi
Gli azzurri hanno pubblicato una nota in cui si parla di «oltraggio» e ci si domanda se «si possa ancora chiamare servizio pubblico» e chiedono «ai vertici Rai di intervenire immediatamente». Un giudizio condiviso anche dalla Lega che ha stigmatizzato il servizio «fazioso» sottolineando come con quella «canzonetta ironica» si ignori «il dovuto rispetto per i morti».
Anche per Adriano Galliani si è trattato di «un attacco brutale alla memoria di Silvio Berlusconi e alla nostra storia». Critiche a cui ha replicato il conduttore di Report Sigfrido Ranucci: «Un’inchiesta rigorosa» in cui «si è dato conto delle novità emerse dalle perizie finanziarie economiche dalla Procura di Firenze».
Report scatena la reazione di Marina Berlusconi: “Peggior pattume”. Centrodestra furioso
Dall’opposizione è arrivata la solidarietà a Report, fatta eccezione per il leader IV Matteo Renzi che ha espresso solidarietà a Marina «condividendo in toto il giudizio da lei espresso». Il dem Ruotolo ha chiesto agli esponenti della destra di «smettere di fare i censori». Mentre per la grillina Floridia «gli attacchi che vengono rivolti al giornalismo d’inchiesta indipendente non fanno bene alla democrazia».
Non abbiamo fatto in tempo a finire il dibattito sulla serie Sky «M. il figlio del secolo» e ci ritroviamo già ad accapigliarci su Report; meno male che la televisione era morta, pensa se fosse viva. Intendiamoci, parliamo di due cose diverse: la prima è una serie, seppur con pretese storiografiche, il secondo è un servizio giornalistico. Però è interessante notare come due prodotti trasmessi da un media che sembrava ormai desueto e due personaggi ormai passati a miglior vita abbiano scatenato un dibattito così vivace, ma d’altronde non c’è da stupirsi, difficile pensare che in un Paese che non ha fatto pace con il fascismo possa essere arrivato a una sintesi con il periodo berlusconiano.