Stefano Massini direttore artistico del Teatro della Toscana: il “colpo di mano” del sindaco Pd
Lo scrittore Stefano Massini è il nuovo direttore artistico del Teatro della Toscana. Ospite fisso di Piazzapulita su La7, Massini prende il posto di Stefano Accorsi, che aveva ricoperto il ruolo fino al 2023 ma il cui contratto non era stato rinnovato per questioni legate a una revisione di spese. La scelta della sindaca di Firenze Sara Funaro (Pd) è stata da molti definita un "colpo di mano", dopo il Cda mattutino di oggi, 11 gennaio, organizzato all'ultimo momento dopo mesi che veniva sollecitato e con annessa conferenza stampa indetta immediatamente senza streaming. Perché colpo di mano? Perché è stata presa in contrasto con l'indicazione del Ministero della Cultura tramite Antonia Ida Fontana, membro del consiglio di amministrazione del teatro, che aveva proposto l'attore e regista teatrale Edoardo Sylos Labini.
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Ricordiamo che il Mic è il primo contribuente del teatro della Toscana, e la prima cittadina Sara Funaro, la sindaca come tiene a farsi chiamare, non ha condiviso la proposta e la scelta del Governo. Il Ministero della Cultura aveva caldeggiato il nome di Sylos Labini dopo aver valutato la proposta di quest'ultimo relativa al suo progetto di rendere il Teatro della Pergola di Firenze, città di Dante Alighieri, un baluardo di "italianità" e di tutela della lingua italiana, con ampio respiro nazionale. Progetto che, dal monologo di Massini in conferenza stampa, non sembra rientrare nel futuro del nuovo direttore artistico della Pergola, a quanto pare più incentrato sulla città di Firenze e non sulla nazione Italia. Questo, malgrado il Teatro della Toscana vanti ufficialmente lo status di teatro nazionale.
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La scelta di non seguire l'indicazione del ministero ha causato parecchi malumori, dovuti al timore che il Mic possa rivedere i finanziamenti al Teatro della Toscana. Eventualità che potrebbe nuocere anche allo stesso presidente della regione Eugenio Giani, ringraziato a profusione in conferenza stampa, la cui campagna elettorale per la rielezione potrebbe subire un considerevole danno d'immagine per la possibile perdita dello status "nazionale" per il Teatro. Siamo sicuri che Eugenio Giani sia soddisfatto della scelta della sindaca?