Pd, crisi nera per i circoli. Partito sommerso dai debiti, via alle chiusure
A Bologna, città simbolo per la sinistra italiana e terra d’origine di Elly Schlein, il Partito Democratico si trova ad affrontare una crisi senza precedenti: la necessità di vendere o chiudere decine di circoli. Un destino che accomuna la federazione bolognese a molte altre in Italia, nonostante i tentativi della leadership di rilanciare il partito e la partecipazione politica in strada. La situazione economica, riferisce Libero, è drammatica: i debiti accumulati dalla federazione locale ammontano a circa 4 milioni di euro. Questo ha portato alla proposta di restituire alla Fondazione Duemila, proprietaria della maggior parte degli immobili utilizzati dal Pd, circa il 40% delle sedi. Tra i luoghi a rischio ci sono circoli storici come la Casetta Rossa di via Bastia e il Passepartout di via Galliera, che hanno segnato decenni di storia politica.
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La crisi nasce da un problema strutturale. Quando il Pd fu fondato, il patrimonio immobiliare degli ex Democratici di Sinistra passò a fondazioni appositamente create. Queste, per evitare il collasso finanziario del nuovo partito, affittarono le sedi al Pd stesso. Tuttavia, con il declino degli iscritti e la trasformazione della politica, i circoli, un tempo centri di vita sociale e politica, sono diventati un peso economico insostenibile. Il caso di Bologna non è isolato. A Roma, sedici sedi sono state messe in vendita, tra cui spazi simbolici come la sezione di San Lorenzo inaugurata da Palmiro Togliatti. A Napoli, il circolo di Fuorigrotta rischia la chiusura a causa di affitti non più sostenibili.
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La chiusura dei circoli rappresenta un duro colpo non solo per la storia del partito, ma anche per la partecipazione politica. Perdere queste sedi potrebbe allontanare ulteriormente quei pochi iscritti che ancora le frequentano, compromettendo la capacità del Pd di radicarsi sul territorio. Il 20 gennaio, durante una direzione dedicata, si discuterà il piano di dismissione delle sedi bolognesi. La crisi è profondissima e dopo mesi di silenzio è esplosa in maniera fragorosa.
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