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Sardegna, rivolta nel Pd per il caso Todde: “Sciatteria, incompetenza, figura di m…”

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“Sciatteria”. “Terribile incompetenza”. “Che figura di m…”. Sono soltanto alcuni dei commenti a microfoni spenti dei vertici del Partito democratico in Sardegna dopo che il Collegio regionale di garanzia elettorale, organo della Corte d’Appello, ha dichiarato decaduta dalla carica Alessandra Todde, attuale presidente regionale ed esponente del Movimento 5 Stelle. Gli improperi dei dirigenti dem sono rivolti ai colleghi del Movimento 5 Stelle, con il Corriere della Sera che riferisce che “il ritorno alle urne è un’ipotesi concreta”. 

 

 

“Todde non risultava avere nemmeno un mandatario elettorale, ma ci rendiamo conto? Sono proprio mancate le basi”, dice un esponente del Pd. “La macchina organizzativa elettorale del Movimento 5 Stelle ha mostrato falle enormi causate più da una tragica inesperienza che da malafede, assolutamente non ravvisata”, dice un altro ancora. E tutti sottolineano la differenza tra i due partiti nella gestione “burocratica”. I fedelissimi di Elly Schlein, nonostante l’estrema arrabbiatura, assicurano però il “massimo impegno per provare a risolvere questa situazione”. È possibile però che oltre alle contestazioni ci sia l’apertura di un’indagine da parte dai pm di Cagliari e il quotidiano parla di possibile contestazione del reato di falso. Fattore che farebbe venir meno l’appoggio politico - dimostrato nelle ultime ore - sulla vicenda. Un vero papocchio a Cinquestelle.

 

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