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Meloni contro i detrattori di Musk: "Prima un genio e oggi un mostro"

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Essere aperti al dialogo e usare il confronto come strumento di miglioramento: sono queste le due coordinate che guidano il governo nei rapporti con le opposizioni e con le figure di spicco internazionali. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un'intervista a "7", il settimanale del Corriere della Sera. "Uno dei punti di forza" di questo esecutivo "è la capacità di dialogare con tutti. In questi due anni abbiamo rafforzato le nostre tradizionali alleanze, ma abbiamo anche aperto canali di confronto con partner con i quali prima si parlava poco o con cui i rapporti erano meno intensi. E questo è un grande valore aggiunto, che permette all’Italia di diversificare la sua proiezione geopolitica e geoeconomica", ha dichiarato la premier, soddisfatta dei cambiamenti apportati e delle conquiste fatte con serietà e lavoro. 

 

 

 

La premier ha messo a tacere le continue voci di crepe nella maggioranza, rivendicando di avere al suo fianco "una squadra molto affiatata, di persone capaci che credono in ciò che fanno e delle quali mi fido molto". Interpellata su Elon Musk, oggi uno dei volti più al centro del dibattito, Meloni ha usato parole chiare e definito il patron di Tesla come "una grande personalità del nostro tempo, un innovatore straordinario e che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Trovo naturale poter dialogare con lui. Certo, ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile, altre che ci vedono più distanti, ma questo non impedisce il confronto", ha spiegato. Non è mancata una stoccata alla sinistra e ai detrattori. "Fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto ‘sbagliato’ della barricata. Io, da sempre, non ragiono così", ha tuonato. 

 

 

Tema caldo e dibattuto in Italia, anche il protocollo Albania è stato oggetto dell'intervista. "L’esecutivo ha fatto delle scelte precise per governare l’immigrazione, e il protocollo con l’Albania è una di queste", ha scandito la premier, confermando che si tratta di "una soluzione molto innovativa, che sta facendo scuola in Europa e non solo, perché è chiaro a tutti che può infliggere un colpo mortale alle organizzazioni criminali che speculano sui migranti per ingrassare i loro profitti". "Io sono cresciuta con l’esempio di Falcone e Borsellino e ho massimo rispetto per i giudici. Resto convinta che la stragrande maggioranza dei magistrati italiani abbia il nostro stesso obiettivo, ovvero quello di disarticolare le reti criminali e assicurare alla giustizia i trafficanti di esseri umani", ha aggiunto in relazione alle decisioni della magistratura in materia migranti. 

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