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Cecilia Sala, “cautamente ottimisti”. Cosa fa filtrare sulla scarcerazione il viceministro Cirielli

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Sulla liberazione di Cecilia Sala "siamo cautamente ottimisti”. Parla così il viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli, in una intervista a La Repubblica. Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, la giornalista italiana potrebbe essere scarcerata "in tempi ragionevoli". Quanto al trentottenne iraniano arrestato a Malpensa su mandato Usa, sottolinea che "non c’è alcuna correlazione, ma potrebbe non essere estradato, ha commesso un reato soggettivo, Carlo Nordio sta studiando le carte". 

 

 

Per liberare Sala, "il ministro Antonio Tajani, su incarico del presidente Giorgia Meloni, sta facendo i passaggi tramite la nostra ambasciata. E ci sono canali riservati. Stiamo cercando innanzitutto di capire di cosa è accusata, visto che le accuse non sono state formalizzate. In linea di massima, immaginiamo che ci sia qualche violazione protocollare legata al suo lavoro di giornalista, comportamenti che da noi non sono reato. Quindi giocheremo sulla difformità degli ordinamenti giuridici. E utilizzeremo il fatto che in Occidente siamo quelli che hanno rapporti migliori con l’Iran”. 

 

 

“È - spiega e conclude Cirielli - un ottimismo basato sulla capacità, non solo del governo attuale, di rapportarsi con Teheran, che ci considera un interlocutore privilegiato. Poi la giornalista è molto capace, non abbiamo motivo di ritenere che abbia fatto qualcosa di grave o di oggettivamente sbagliato, anche alla luce del nostro ordinamento”.

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