Cecilia Sala, cade la maschera della sinistra. Concia: "C'è chi coccola l'Islam"
Non è abbastanza indignata la sinistra per l'arresto della giornalista Cecilia Sala, in Iran. Lo fa notare l'ex deputata del Pd Anna Paola Concia che spiega anche il motivo dietro questo tepore sospetto. "Sembra che l'arresto di Cecilia Sala non abbia provocato indignazione unanime nel mondo politico - afferma al Giornale -. Ho notato una certa tiepidezza di alcuni esponenti di sinistra nel condannare il sequestro di Cecilia Sala, chiamandolo fermo. L'antioccidentalismo si manifesta anche così. Quello iraniano è un regime feroce che odia i suoi figli e li uccide. Non ho nessuna paura a dirlo. Spero con tutto il cuore che il Governo faccia di tutto per riportarla a casa. Ma chiamiamo le cose con il loro nome".
Dentro un intrigo internazionale di primo livello
Invoca precisione Concia. E arriva dritta al punto: "Ci sono alcuni esponenti di sinistra che coccolano l'Islam. Sono sempre cauta nel dire che esiste un Islam moderato, sicuramente non sta in Iran, non è Hamas non è Hezbollah, e purtroppo neanche ora in Siria", afferma l'ex del partito democratico. "È un problema perché ha a che fare con l'antioccidentalismo di alcuni e con l'idea di mondo che si vuole costruire. Io sono certa di una cosa per esempio che tra l'Iran e Israele sceglierei Israele tutta la vita. Non ho lottato una vita per la libertà femminile per ritrovarmi nel mio Paese un Imam che in una università italiana relega le donne in un recinto. Voglio un mondo dove si va avanti sulle libertà, non si torna indietro. E gli altri?". A sinistra, un rigoroso silenzio...
I social non perdonano Cecilia Sala e ritirano fuori le sue critiche sui marò