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Roma, la "passeggiata" flop dei violenti. Anche Conte si prende i fischi

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Antonio Adelai
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Un flop. Così può essere definito il corteo, ieri, a Roma, contro il disegno di legge Sicurezza, di iniziativa governativa, all’esame ora del Senato. A parteciparvi sarebbero state, infatti, circa 7 mila persone, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, e non 100 mila, come indicato dagli organizzatori. All’iniziativa hanno preso parte oltre 200 sigle tra studenti, sindacati, associazioni e reti sociali, insieme ai movimenti per la casa, antiproibizionisti e per i migranti, a Cgil, Anpi, Arci, rappresentanti di Partito democratico, Alleanza verdi e sinistra, Rifondazione e Movimento 5 stelle. Un provvedimento «completamente reazionario, lo respingiamo nel modo più assoluto», ha osservato il presidente del M5s, Giuseppe Conte, sceso in piazza e bersaglio di una contestazione da parte di un piccolo gruppo di manifestanti al grido «Ci siete stati anche voi al governo con Salvini». Presenti anche personaggi del mondo dello spettacolo come Valerio Mastandrea, Elio Germano, Michele Riondino e Zero Calcare.

 

 

 

Non sono mancati i soliti, verrebbe da dire, episodi di violenza, come dimostra il danneggiamento di un punto vendita Carrefour, a viale Regina Margherita, ad opera di alcuni studenti pro Palestina che hanno scagliato diversi petardi contro la vetrina del supermercato, il tutto "condito” dalla parola “assassini” scritta sempre sulla vetrina. Petardi sono stati fatti esplodere contro il portone dell'ambasciata di Germania, per mano dei movimenti per il diritto alla casa, mentre una stazione di servizio dell’Eni è stata imbrattata con la scritta “Free Gaza, free Palestine, Eni complice. Assassini”. «A chi scende in piazza contro un provvedimento giusto, che mira a garantire maggiori tutele a chi ogni giorno affronta situazioni sempre più difficili, risponderemo con la rapida approvazione del disegno di legge Sicurezza», ha affermato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

 

 

Con riferimento a quanto accaduto ieri Gasparri ha proseguito: «Le proteste non ci intimoriscono e saranno respinte con fermezza. Noi non cederemo alla violenza e, come sempre, difenderemo con determinazione le nostre donne e i nostri uomini in divisa. Le manifestazioni strumentalizzate da interessi di parte rischiano di oscurare l'obiettivo primario di una legge più che necessaria al Paese e che dovrebbe rappresentare una priorità per tutti. Ci sono le sinistre che manifestano contro il popolo in divisa, poi c’è il centrodestra con Forza Italia che difende poliziotti, carabinieri e finanzieri. Noi siamo dalla parte di chi tutela l’ordine. Le sinistre varie stanno dalla parte di chi aggredisce i tutori della nostra sicurezza. E fanno ostruzionismo per favorire i violenti».
 

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