Migranti, ok Senato al Decreto Flussi. Paesi sicuri e digitalizzazione: le novità
Con 99 sì, 65 no e 1 astenuto, l’aula del Senato ha dato il via libera alla fiducia chiesta dal governo sul Dl Flussi. Il testo ora è legge. Si tratta di una misura adottata annualmente dal governo italiano per organizzare l’ingresso dei lavoratori stranieri non appartenenti all’Unione Europea, una sorta di regolamento che stabilisce quante persone possono entrare legalmente nel nostro Paese per lavorare, sia in modo stagionale che stabile, in base alle esigenze del mercato del lavoro. Questo decreto ha diversi scopi. Da una parte, risponde al bisogno di manodopera in settori fondamentali per l’economia italiana, come l’agricoltura, il turismo e l’assistenza familiare. Dall’altro, regola i flussi migratori legali, cercando di limitare l’immigrazione irregolare e contrastare fenomeni come il lavoro nero e lo sfruttamento.
Nei centri migranti i mafiosi albanesi. Il piano B di Meloni per gli hotspot
Il Decreto Flussi 2025, previsto dal Decreto Legge 145/2024, introduce alcune importanti novità. Tra queste la digitalizzazione delle procedure: d’ora in poi, tutto dovrà essere fatto online, dalla richiesta del nulla osta per l’ingresso dei lavoratori stranieri fino alla firma dell’accordo di integrazione, che sarà completamente digitale. Questo renderà il processo più rapido e meno complicato per le aziende e le istituzioni. Uno dei passaggi più importanti è rappresentato dall'emendamento dei Paesi sicuri, nel quale viene previsto che, in base ai criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa dellUnione europea, e dei riscontri rinvenuti dalle fonti di informazione fornite dalle organizzazioni internazionali competenti, sono considerati tali: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa dAvorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. L'elenco, come previsto, viene aggiornato periodicamente, ha valenza di legge ed è stato notificato alla Commissione europea.
"Le sue affermazioni prive di rigore scientifico". Migranti, il prof. Fuccillo contro Saraceno
Non privo di tensioni il dibattito in aula a Palazzo Madama. "Il fenomeno epocale dei flussi migratori - ha detto in aula il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro - va governato dallo Stato e non subìto, perché questo è l’unico modo di poter coniugare i diritti di chi cerca un futuro migliore nel nostro Paese con il contrasto agli interessi di organizzazioni criminali transnazionali che lucrano guadagni enormi in assoluto spregio alla vita di queste persone. Questo è il fine principale". "Trovo irricevibili e anche offensive - aggiunge - le parole di chi ci ha mosso accuse di razzismo e crudeltà: i buoni, sempre pronti a dare lezioni di umanità, coloro che in questi anni hanno sostenuto l’immigrazione indiscriminata e senza regole, senza proporre alcuna soluzione alternativa a quella della redistribuzione, di cui conosciamo bene i risultati". "Le provocazioni, le minacce, il roteare le mani, come ha fatto un parlamentare della maggioranza mentre parlava un parlamentare dell’opposizione, non significa ’fate i bravi, ne riparliamo dopò, ma è un atteggiamento che svilisce la funzione per la quale tutte e tutti siamo qui", ha attaccato in aula il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.