Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

M5s alla resa dei conti, il piano di Grillo per far cadere Conte. E annuncia un video-bomba

  • a
  • a
  • a

A meno di tre giorni dal voto che sancirà il destino del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo prepara l’assalto finale e invita a collegarsi domani mattina «alle 11.03» sui suoi canali social per «un delicato messaggio da annunciare». La comunicazione è scarna e nessun ulteriore dettaglio viene fornito a parte una vecchia fotografia che accompagna il post dell’annuncio: ritrae i due fondatori del Movimento, Grillo e Gianroberto Casaleggio, davanti a un pc, mentre si guardano con aria riflessiva. Un’immagine da ’ritorno alle origini'? Forse. Anche perché quella stessa immagine, Grillo la pubblicò in un altro post, il 4 ottobre del 2021, in occasione delle elezioni amministrative, con il messaggio: «12 anni fa abbiamo fatto l’impossibile, ora dobbiamo fare il necessario!».

 

Non è un mistero cosa, nelle intenzioni del garante, sia oggi «necessario» fare: Grillo ha detto che preferisce un Movimento «estinto» piuttosto che vederlo trasformato secondo la linea di Giuseppe Conte. Secondo Paolo Becchi, filosofo e ideologo pentastellato, Grillo domani «impugnerà lo statuto», approvato l’11 marzo del 2022, di qui l’appuntamento fissato alle 11.03. Certo è che quello che si giocherà tra domani e il fine settimana sa tanto di duello finale, al quale l’ex premier ribadisce di essere pronto «con serenità». «Non mi aspetto nulla», risponde Conte a chi gli chiede un commento sulla diretta social di domani. Grillo «ha chiesto che si rivoti e rivoteremo - aggiunge, parlando a margine del presidio dei lavoratori dell’indotto Stellantis, a Pomigliano d’Arco (Napoli) -. A chi chiede ancora la riconferma di un bagno di democrazia, rispondiamo chiamando tutti gli iscritti a votare, semplicemente. Questa è la democrazia, punto».

 

Intanto fonti di Campo Marzio bollano l’ultima trovata del fondatore come un’uscita «strumentale» e «pretestuosa», sottolineando che non esistono i presupposti affinché un’eventuale causa legale sullo statuto possa avere margini di successo. Tra l’altro, Grillo partecipò attivamente alla stesura dello statuto pentastellato e metterlo in discussione oggi, aggiungono le fonti, evidenzia il palese «conflitto di interessi» del garante. Un eventuale ricorso comunque «verrebbe rigettato come già successo a Napoli», nel 2022, per quello presentato da un gruppo di attivisti. 

Dai blog