guerre stellari
Grillo e il "messaggio delicato". "Scomode verità": di chi è l'ipotesi
È attesa una nuova puntata delle "guerre stellari" tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Aspettando il voto bis previsto per il prossimo weekend, sul proprio blog il fondatore del Movimento 5 Stelle ha oggi pubblicato una foto in cui è in compagnia di Gianroberto Casaleggio, la vecchia anima del partito, e ha anticipato: "Domani, martedì alle 11.03: ho un delicato messaggio da annunciare". Subito sono partite le congetture sul contenuto dell’annuncio. Secondo Paolo Becchi, ai tempi ideologo di M5S, per esempio, "Grillo domani impugna lo Statuto del 2022 e si mangia la banana…", ha dichiarato riferendosi all’opera d’arte di Cattelan acquistata per 6,2 milioni e mangiata dall’acquirente.
Elio Lannutti, l'ex senatore dell’Italia dei valori e del Movimento 5 stelle espulso dai pentastellati dopo il mancato voto di fiducia al governo Draghi, ha invece scommesso che "Beppe Grillo racconterà in un messaggio importante, scomode verità. Seguiamo ciò che dirà, senza preconcetti e pregiudizi". A proposito di Casaleggio, nel dibattito oggi si è inserito anche il figlio Davide, che a "Giù la maschera", su Radio 1, ha spiegato che nello scontro Grillo-Conte ha trovato "un dispiacere di fondo. Oggi questa iniziativa è diventata fine alle poltrone che si possono ottenere in una regione piuttosto che in un’altra. Non vedo una spinta dal basso, tanto è che si vedono i risultati".
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"Uno può anche inventarsi un modello diverso da quello che era il precedente perché pensa che possa funzionare meglio. Ma se a ogni elezione regionale dimezzano i voti, se i consiglieri comunali erano 1000 tre anni fa e oggi sono arrivati a 150, sono stati persi voti", ha attaccato. Laconico il commento di Giuseppe Conte, che aveva vinto ai voti nel corso di Nova, prima che Grillo si appellasse alla ripetizione del voto: "Rivoteremo - ha detto da Pomigliano d’Arco - Da domani non mi aspetto nulla, a chi ha chiesto ancora la riconferma di un bagno di democrazia rispondiamo chiamando tutti gli iscritti a votare, semplicemente. È la democrazia".