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Che Tempo Che Fa, Prodi sgancia il siluro su Schlein: “L'opposizione non è forte”

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Romano Prodi non risparmia critiche alla sinistra guidata da Elly Schlein. L’ex presidente del Consiglio, ospite della puntata del 1 dicembre di Che Tempo Che Fa, programma che Fabio Fazio conduce sul Nove, cala la scure sull’opposizione al governo: “Il governo certamente sta perdendo consensi però ci manca ancora un’opposizione articolata e forte e finché non si ha l’alternativa il governo non governa ma esiste. Per un’alternativa credibile serve un programma - sollecita quindi il Professore - che non sia solo negare quello che altri fanno ma preparare le novità di cui abbiamo bisogno. La riforma sanitaria è stata fatta nel ’78, io allora ero un promettente giovane ministro... Ora la dobbiamo rinnovare. Bisogna proporre, non solo dire ‘vogliamo soldi in più’ ma occorre rinnovare anche il tessuto del funzionamento della sanità”.

 

 

Altro argomento affrontato da Prodi è quello dell’influenza europea nella geopolitica: “Questa è un’Europa che non esiste. Io sono convintissimo che se avessimo avuto un esercito europeo e una politica estera comune la guerra in Ucraina non sarebbe iniziata, perché Vladimir Putin avrebbe avuto paura della reazione che lui non pensava sarebbe venuta fuori dalla Nato. Vi rendete conto che nel Mediterraneo c’era più convivenza sotto l’Impero Ottomano che oggi? Oggi il Mediterraneo è spaccato, russi e turchi comandano vicino a noi, vicino alla Libia, sotto casa. E succede perché l’Europa non c’è e, adagio adagio, tra l’altro, i Paesi europei, la Francia, ieri è stato il Ciad, prima il Burkina Faso, escono dal continente africano, perché non viene più tollerato neanche il ricordo del colonialismo - aggiunge -. È impressionante che la nuova generazione è più anticoloniale delle generazioni passate e gli ex imperi europei non se ne accorgono. La Brexit è frutto della nostalgia dell’impero britannico, questo problema africano è la nostalgia della Francia che impedisce che si faccia l’esercito comune... Nemmeno il diritto di veto presso il Consiglio di sicurezza. Quando è cominciata la guerra in Ucraina, la Germania, che spendeva pochissimo in difesa, ha messo un bilancio militare che è più del doppio di quello francese, per cui voi pensate davvero che si possa avere un esercito europeo quando uno paga e l’altro comanda? Sono cose così semplici, ma - chiosa Prodi - è finito il senso del realismo delle cose”.

 

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