Salvini avverte i sindacati: "A dicembre 15 scioperi, interverrò per i cittadini"
All'indomani dello sciopero generale, ridotto da otto a quattro ore nel settore dei trasporti a causa della precettazione arrivata poco prima dal Ministero dei Trasporti, Matteo Salvini promette di non arretrare e, anzi, di rimanere coerente e deciso. Il vicepresidente del Consiglio si dice infatti "soddisfatto di aver garantito, ieri, il diritto a viaggiare con i mezzi pubblici a milioni di italiani" e assicura che il suo impegno non cambierà per i prossimi trenta giorni, "quando si contano già 15 scioperi proclamati, fra cui uno generale fissato il 13 (guarda caso un altro venerdì) a pochi giorni dal Natale".
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"Sono pronto a intervenire ancora, per aiutare i cittadini", aggiunge. Intanto, sullo sciopero di ieri torna anche Maurizio Landini, che da settimane invoca la "rivolta sociale" e aizza le piazze. "Quando sono stato a Palazzo Chigi per la legge di bilancio ho regalato alla presidente del Consiglio L'uomo in rivolta di Albert Camus. Il senso di quel libro che fece grande rumore è rimettere al centro la libertà delle persone. Se la persona non si rivolta di fronte alle ingiustizie non esiste come persona, perché viene cancellato. Io l'ho pensata così", ha detto il segretario della Cgil al congresso nazionale delle Acli.
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"Nella giornata di ieri quello che arrivava dalle piazze era la volontà delle persone di esserci e di partecipare. Da quelle piazze arriva una domanda trasversale di partecipazione e di rappresentanza perché il livello di sfruttamento e di impoverimento sociale non è più accettabile e la gente vuole reagire", ha continuato Landini. Affermazioni, quelle del segretario della Cgil, che non trovano però conferma nei numeri. "L'adesione allo sciopero generale per il comparto scuola, indetto da Cgil, Uil e sindacati di base, è stata del 5,65%", si legge in un comunicato ufficiale del ministero dell'Istruzione e del Merito.