Rai, l'attacco di Urbano Cairo: "Il problema non è canone ma pubblicità"
«Tendo a pensare che "canone a 90, canone a 70" non sia un grande problema. L’anno scorso il canone era a 70, quindi il governo è stato più gentile verso le famiglie togliendo 20 euro. Poi però c’è stato un finanziamento statale di 420 milioni, che peraltro è quello che avviene in Francia e Spagna, dove non hanno il canone ma hanno il finanziamento statale». Così Urbano Cairo, commentando a LaPresse la questione del canone Rai, a margine dell’evento in Senato "Editoria e media nell’era digitale".
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«Più che da dove vengono i soldi - continua Cairo - il vero tema è che la Rai ha il 24% dei suoi ricavi che derivano dalla pubblicità. In Inghilterra e in Spagna sono zero, in Germania il 4%». Cairo quindi afferma: «Se hai così tanta pubblicità allora perché no? Anche La7 può avere una piccola parte di canone. Quando Augias è su Rai è servizio pubblico, quando è su La7 no?» si domanda. «Una soluzione è quindi il tetto alle pubblicità? Probabilmente quel 24% è molto elevato. Non ho problemi sul fatto che il finanziamento statale avvenga e sia anche magari maggiore. Il tema è considerare il mercato nel suo insieme».