Canone Rai, Raffaele Nevi alla Lega: "Si devono dare una calmata"
«Non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise», dice Raffaele Nevi ad Affaritaliani.it. Il portavoce nazionale e vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera aggiunge che «Salvini, passatemi il termine, fa un po' il "paraculetto" e dice che nel programma c’è anche la riduzione della pressione fiscale per difendere l’emendamento bocciato sul canone Rai. Ma quella mancetta di 0,50 euro a cittadino che avremmo regalato anche ai super-ricchi sarebbe costata 450 milioni di euro agli altri contribuenti». «L’aumento del tetto pubblicitario per la Rai non danneggerebbe Mediaset ma tutto il sistema editoriale italiano. Anzi, forse Mediaset meno di tutti. Chi dice queste cose è solo perché vuole confondere le carte e tentare di buttare la palla in tribuna», replica a chi parla di una difesa degli "azzurri" delle aziende della famiglia Berlusconi. Un messaggio alla Lega? Il messaggio che l’esponente FI manda alla Lega è «si dia una calmata, abbassi i toni e torniamo a parlarci di più».
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Successivamente all’anticipazione dell’intervista diffusa dal quotidiano online, Nevi ha diffuso una nota in cui afferma che «ho visto che la sinistra non vede l’ora di mettere zizzania all’interno della coalizione» e aggiunge: «Mi dispiace che sia stato completamente travisato il mio pensiero ed estrapolato ad arte». «Salvini - riprende nella sua nota il vicepresidente vicario dei deputati e portavoce nazionale di Forza Italia - porta avanti una legittima proposta politica in assoluta trasparenza e onestà intellettuale. Governiamo bene insieme da sempre sia sul territorio che a livello nazionale e non ci saranno problemi di nessun tipo, come ha più volte ribadito Antonio Tajani in questi giorni». «Comunque - ribadisce - ci tenevo a scusarmi se le mie parole sono risuonate come offensive nei confronti del leader della Lega. Ognuno di noi sa bene che come diceva Berlusconi la coalizione è il nostro bene più prezioso che ognuno deve sempre salvaguardare».