la crisi dei 5 stelle

Casaleggio boccia il golpe di Conte: "Il nuovo M5S come la Coca Cola blu"

Edoardo Sirignano

«Il Movimento si è allontanato così tanto dai suoi principi, che lasciarlo in mano all’ex premier sarebbe come fare la Coca-Cola blu. Non ha senso». Non utilizza giri di parole Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, il fondatore deceduto il 12 aprile del 2016. Per l’esperto di comunicazione se l’ex premier ritiene l’esperienza, avviata dal padre, finita dovrebbe pensare a un nuovo nome e logo. «La storia- sostiene, nel corso della presentazione del suo ultimo libro "Gli algoritmi del potere" deve essere onorata, non distorta o peggio utilizzata per raccattare qualche voto». Si schiera, dunque, senza se e senza ma, dalla parte del comico genovese, sia per quanto concerne il simbolo, che suo parere «appartiene a una vecchia associazione, che ne detieni i diritti», sia per quanto concerne la ripetizione delle votazioni, con cui è stata superata la regola dei due mandati ed eliminata la figura del garante. «Mi sorprende - risponde ai giornalisti, commentando il post Costituente - che Conte chiami Grillo sabotatore, quando lui sta esercitando una sua prerogativa, un pò come quando il capo dello Stato rimanda alla Camera una legge».

 

  

 

 

Casaleggio non si ritrova neanche con gli attivisti o meglio ex sodali, che hanno fischiato il leader delle origini. «Il boato, quando è apparsa la slide sulla caduta del garante, è stato una caduta di stile». Condivide, al contrario, la tesi per cui le ultime consultazioni non siano state un esempio di trasparenza, come d’altronde dimostrato dallo scoop del "Tempo" in cui l’ex presidente della Camera Fico, prima dello scrutinio, chiede all’amico Crimi se era «tutto apposto» sul web. Prescindendo dalla regolarità o meno di quel voto, il popolo del web dovrà, comunque, esprimersi nuovamente su tutti i quesiti. A rivelarlo fonti vicine allo stesso Conte. La nuova consultazione si svolgerà da giovedì 5 (probabilmente dalla prima mattinata) a domenica 8 dicembre.

 

 

Nel pomeriggio, secondo i ben informati, dovrebbe essere pubblicato l’avviso in cui saranno indicate le modalità con cui gli attivisti dovranno scegliere nuovamente il futuro del Movimento. Beppe, dunque, avvalendosi delle sue facoltà, si gioca tutte le sue carte e prova a mettere all’angolo quel legale, che prima lo ha isolato e poi cancellato. I fedelissimi dell’ex premier, temono che dietro quest’operazione Beppe non voglia contarsi, ma piuttosto creare un’impasse, indispensabile per riorganizzare la sua area e riprendersi quanto gli è stato sottratto. «Alcuni seguaci di Grillo – riferisce Conte - stanno boicottando e invitando al non voto. È la contraddizione massima al Movimento, nato per favorire la partecipazione dei cittadini». La controffensiva di Beppe, intanto, non si placa. Gli avvocati del comico, riferiscono dalla Liguria, si starebbero attrezzando per una nuova offensiva su tutte le modifiche volute dall’attuale presidente. Non intendono mollare di un centimetro.