il retroscena
M5S, Grillo si vendica e chiede la ripetizione del voto degli iscritti
Beppe Grillo ha chiesto formalmente la ripetizione del voto degli iscritti espresso durante l’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, come da statuto gli consente il suo ruolo di garante. L’indiscrezione, pubblicata dal Corriere della Sera, viene confermata dallo staff del fondatore M5S. Anche dal quartier generale M5S di Campo Marzio confermano la formalizzazione della richiesta di ripetizione del voto degli iscritti su tutte le modifiche statutarie che richiedono il raggiungimento del quorum della maggioranza degli aventi diritto per la validità: tra questi i quesiti che riguardano ruolo del presidente e garante, modalità di modifica dello Statuto, proposte relative al comitato di garanzia, al collegio dei probiviri e alle modifiche di nome e simbolo.
Lo Statuto M5S, all’articolo 7, prevede che "entro 5 (cinque) giorni, decorrenti dal giorno della pubblicazione dei risultati sul sito dell’Associazione, il Presidente e il Garante congiuntamente possono disporre l’inefficacia di una deliberazione, ed eventualmente la sua ripetizione, qualora siano rilevati vizi, irregolarità o violazioni di norme statutarie, del codice etico o regolamentari nel corso di svolgimento della stessa che possono aver alterato il risultato". Quella di Grillo di richiedere le votazioni è una prerogativa che in tanti nel Movimento erano sicuri potesse esercitare. "Grillo - spiega un esponente di spicco del Movimento - ha deciso per la strategia Vietcong, una sorta di all in ma rischia di andare a sbattere, sconfessa la tradizione collegiale del Movimento".
È stato l’ex ministro Danilo Toninelli ad anticipare la contromisura dell’ex Elevato dopo le decisioni prese da Nova, la kermesse M5S che si è tenuta al palazzo dei Congressi dell’Eur. "Ci sarò un’azione legale in cui il legittimo proprietario del simbolo farà valere la sua posizione e si riprenderà il simbolo", ha sottolineato. "Grillo chiederà la rivotazione", ha annunciato dopo aver lanciato un vero e proprio appello: "Invito tutti gli iscritti delusi da questo scempio", ha detto l’ex responsabile del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, "a non disiscriversi, perché quando verrà rifatta la votazione, la vostra iscrizione farà quorum, farà numero. Il leone è ferito, ovviamente, ma ha anche molte altre zampate da dare. Il 30% di quelli che ha votato contro l’eliminazione del garante non voterà più".