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Anzio, Rifondazione Comunista finisce a fare il tifo per la destra

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Nel ballottaggio di Anzio tra Stefano Bertolini e Aurelio Lo Fazio, Rifondazione Comunista tifa per la destra. La situazione del ballottaggio ad Anzio tra Stefano Bertollini (candidato sindaco del centrodestra) e Aurelio Lo Fazio (candidato sindaco del centrosinistra) assume contorni inusuali e, per certi versi, paradossali. Secondo quanto riportato da Affari Italiani, alcuni membri di Rifondazione Comunista si sono espressi a favore del cartello di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega, in quello che appare come un calcolo politico dettato dalla necessità di garantire un seggio in consiglio comunale alla candidata Ginnino Rosalba (detta Lina).

I numeri del primo turno - Stefano Bertollini, sostenuto da una coalizione di centrodestra, ha ottenuto il 47,08% dei voti (10.104 preferenze), un risultato solido che lo avvicina alla soglia necessaria per la vittoria. Aurelio Lo Fazio, candidato del centrosinistra e del Partito Democratico, si è fermato al 17,21% (3.694 voti), mostrando una forte distanza dal rivale. Ginnino Rosalba, di Rifondazione Comunista, con il 4,88% (1.047 voti), non ha superato il primo turno, ma resta interessata al ballottaggio per una possibile rappresentanza in consiglio.

La scelta di tifare per il centrodestra - Secondo le informazioni riportate, l’eventuale vittoria di Bertollini garantirebbe a Lina Ginnino l’ingresso in consiglio comunale. Questa prospettiva ha spinto alcuni esponenti di Rifondazione Comunista a esprimere, almeno in ambiti privati, il loro sostegno al candidato del centrodestra. Messaggi come "Evviva Bertollini!!!" e "W la pasionaria in consiglio" evidenziano il pragmatismo, se non l'opportunismo, che ha prevalso sulle tradizionali divisioni ideologiche.

Critiche alla strategia di Lo Fazio - Un altro elemento centrale della vicenda è la critica rivolta al candidato del centrosinistra, Aurelio Lo Fazio, accusato di essersi "isolato" politicamente. Secondo quanto emerso dagli audio di "Affari Italiani", Lo Fazio avrebbe evitato di costruire alleanze con altre forze politiche locali, come il Movimento 5 Stelle e la lista civica ApA (Alternativa per Anzio), il che avrebbe limitato il suo margine di manovra al ballottaggio. La sinistra estrema ritiene improbabile che Lo Fazio possa colmare il divario con Bertollini, soprattutto senza il supporto di un elettorato trasversale. Inoltre, viene sottolineato il ruolo cruciale di Di Dionisio, candidato di una lista civica che al primo turno ha ottenuto il 16% dei voti, e che potrebbe fungere da ago della bilancia.

"La morte sua è la vita nostra" - Questa frase, riportata nei commenti degli esponenti di Rifondazione Comunista, riassume il ragionamento dietro al sostegno implicito al centrodestra. In altre parole, la sconfitta del candidato del centrosinistra verrebbe vista come una vittoria per Rifondazione, che avrebbe così una rappresentanza in consiglio comunale, anche se ottenuta tramite un’alleanza non convenzionale.

Un caso emblematico - La decisione di Rifondazione Comunista di "tifare" per il centrodestra è emblematica di un fenomeno sempre più frequente: la prevalenza del pragmatismo elettorale rispetto alle coalizioni ideologiche classiche. Una dinamica che ora potrebbe avere ripercussioni sull’immagine e sulla coerenza politica di Rifondazione Comunista, sollevando domande sul ruolo dell’ideologia nelle scelte locali e sulle alleanze che si formano per ottenere risultati concreti.

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