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Salis, arrestato il complice "Gino" a Parigi. Perché "è a rischio" la sua immunità

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L'immunità parlamentare di cui gode Ilaria Salis potrebbe essere a rischio. L'antagonista Rexino Arzaj, detto "Gino", protagonista insieme all'europarlamentare di Avs (ora sostenuta dalla coppia Angelo Bonelli-Nicola Fratoianni, gli stessi che hanno fatto entrare Aboubakar Soumahoro alla Camera) e a un gruppo di militanti dei centri sociali delle aggressioni del febbraio 2023 a Budapest, è stato arrestato in Francia, dove aveva cercato rifugio per sottrarsi al mandato di cattura europeo. Lo riporta Il Giornale. L'uomo potrebbe ora essere consegnato alla magistratura ungherese e il caso potrebbe avere delle ripercussioni sul futuro dell'ex insegnante di Monza.

 

 

Se la Francia deciderà che le accuse contro il "compagno" Gino sono prove di un comportamento criminale, sarà complicato per il Parlamento europeo respingere la richiesta ungherese di revocare a Ilaria Salis l'immunità parlamentare. Arzaj era stato raggiunto da un ordine di arresto della magistratura ungherese per le aggressioni del febbrario 2023 da parte del collettivo Hammerbund ai partecipanti della "Giornata dell’Onore". Con lui e l'ex maestra accusati anche il milanese Gabriel Marchesi e la tedesca Maja T. L’Ungheria il 22 ottobre ha chiesto formalmente all’Europarlamento di revocare l’immunità alla deputata italiana, in modo da poter eseguire il suo arresto. Salis ha chiesto che la revoca venga respinta, sostenendo di essere vittima di un processo politico in cui la sentenza è già scritta. La decisione spetta alla commissione Giustizia di Strasburgo. 

 

 

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